AgenPress. Si riunisce a Roma la comunitĆ scientifica della Chirurgia Endocrina ED Endocrinologia per fare il punto su terapie, avanzamenti tecnologici e bisogni da colmare per raggiungere e mantenere lāeccellenza. Nuove prospettive in Chirurgia EndocrinaĀ Ć© il titoloĀ dellāincontro presieduto dal Prof. Rocco Bellantone e dal Prof. Alfredo PontecorviĀ con la DirezioneĀ Ā Scientifica del Dott. Pietro Princi.
La chirurgia endocrinaĀ ha come ambito di interesse il trattamento chirurgico delle principali patologie oncologiche e non a carico diĀ tiroide, paratiroide, surrene. Forme rare se non rarissime nel caso delĀ cancro delle paratiroidiĀ (con 1 caso ogni milione di nuovi nati ogni anno) e leĀ ghiandole surrenaliĀ (con 1-2 casi ogni milione di abitanti secondo i dati AIRTUM).
Il cancro della tiroide ā al contrario- recupera la classifica,Ā rappresentando il 3-4% di tutte le neoplasie.Ā Nonostante piĆ¹ del 90% dei noduli tiroidei sia benignoĀ e solo il 5-10% sia catalogabile come cancro.Ā Una neoplasia che colpisce maggiormente le donne tra i 40 e i 60 anni di etĆ . Di cancro alla tiroide perĆ², si guarisce: la sopravvivenza a 10 anni raggiunge il 94% grazie alla chirurgia che ĆØ il trattamento primario. Una chirurgia sempre piĆ¹ raffinata e soft grazie alle nuove tecnologie e tecniche, tra cui, in un limitato numero di casi, lāuso della roboticaā.
āSi tratta di una chirurgia raffinata e sicura se eseguita da mani esperteā sottolinea il Dottor Pietro Princi, Responsabile Scientifico del Convegno ācon complicanze minimali e un recupero post operatorio veloce.Ā Purtroppo perĆ² non tutti i pazienti vengono trattate nelle Thyroid Unit e nei centri di riferimento, oltreĀ il 50% infatti viene operato in reparti di chirurgia non specialistica dove aumentano i rischi di lesioni al nervo ricorrente conĀ alterazioni funzionali della voce (nel 1-4 % dei casi sono temporanee e nel 0.2 % dei casi definitive)Ā Ā o i danni intraoperatori alle ghiandole paratiroidi. In Italia e nel mondo sono stati stabiliti precisi volumi di interventi per definire i centri di eccellenza. In questa chirurgia lāesperienza fa la differenza: 500 interventi lāanno per i Centri di Riferimento Nazionali, 150 lāanno per le UnitĆ di Chirurgia Endocrina e 50 lāanno per i Centri di riferimento di Chirurgia della Tiroide come stabilito dalla SocietĆ Chirurgica di riferimento (SIUEC).
Tra i requisiti che definiscono la qualitĆ delle strutture rientrano non solo la quantitĆ delle prestazioni erogate, ma anche le condizioni strutturali, organizzative, di funzionamento dellāospedale, la qualitĆ della prestazione sanitaria e del risultato, la presenza in struttura o collegata in Hub di tutti gli specialisti che servono per un trattamento multimodale del paziente.
Allāincontro di Roma si porrĆ attenzioneĀ alle metodiche diagnostiche come lāutilizzo della immunocitochimica o di nuove tecniche di biologia molecolare, proposte negli ultimi anni, anche se bisogna chiarirne la reale utilitĆ nel percorso diagnostico-terapeutico.
I chirurghi endocrini invece discuteranno, tra le altre, di tecniche operatorie mini-invasive per il trattamento delle patologie endocrine di interesse chirurgico che garantiscono un migliore decorso postoperatorio (minor dolore post-operatorio e ridotto utilizzo di antidolorifici) ed un ottimo risultato estetico (cicatrice di ridotte dimensioni e/o assenza di cicatrice cervicale negli approcci robotici trans-ascellari alla tiroide). Altro argomento di discussione riguarderĆ lāutilizzo del monitoraggio intra-operatorio del nervo ricorrente attraverso una tecnica che permette di controllare lāintegritĆ del nervo ricorrente durante tutto lāintervento e di evitare rischi di complicanze severe sulla qualitĆ della voce.
Durante lāincontro, inoltre, si svolgerĆ una importanteĀ tavola rotonda sul rapporto tra settore pubblico e privatoĀ in chirurgia endocrina e le peculiaritĆ di ciascuno nel creare valore a favore del cittadino e del paziente, una discussione in cui gli espertiĀ cercheranno sinergie superando le contrapposizioni ideologiche.
āIl focus sul carcinoma tiroideo ĆØ motivato dal fatto che rappresenta una neoplasia potenzialmente curabile tra quelle che colpiscono le ghiandole endocrine, a patto che vengano trattato in modo ottimale in centri di riferimento. Interessa in maggioranza pazienti di sesso femminile ed ĆØ caratterizzata da un aumento significativo in tutti i paesi occidentaliā ha ribadito il Dott Pietro Princi, responsabile del Centro Multifunzionale di Chirurgia Endocrina dellāOspedale Cristo Re.
La diffusione dellāecografia del collo, pur avendo consentito la diagnosi di lesioni nodulari anche sub-centimetriche della tiroide in un maggior numero di casi, ha permesso solo in parte un miglioramento della diagnosi precoce di malattia neoplastica proprio per la frequenza nella popolazione generale delle patologie nodulari benigne e per la difficoltĆ di diagnosi differenziale.
Il ricorso allāagobiopsia tiroidea (agoaspirato) da eseguire preferibilmente sotto guida ecografica, dāaltra parte non sempre consente di chiarire il dubbio diagnostico ma permette di indirizzare il paziente verso il giusto trattamento chirurgico o medico.
Le nuove prospettive della moderna Chirurgia Endocrina sono quindi rappresentate dal raggiungimento di questi obiettivi con il fine di avere interventi āsu misuraā per i pazienti che sono colpiti da queste malattie.