Eurogruppo. Olanda contraria a Eurobond. La Francia propone un fondo temporaneo di solidarietà

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Agenpress – “L’Olanda era e resta contraria agli Eurobond perché aumentano i rischi per l’Europa invece di ridurli”. Lo afferma il ministro dell’Economia Wopke Hoekstra sul suo profilo Twitter, aggiungendo: “La maggior parte dei Paesi dell’eurozona sostiene questa linea”. Inoltre spiega: “Non c’è ancora un accordo sull’uso del Mes”. Fonti dell’Eurogruppo citati dalle agenzie parlano invece di passi avanti verso l’apertura a un fondo per la ripresa basato sulla proposta franco-italiana che prevede titoli del debito comuni, i cosiddetti Recovery bond, e stallo invece sul Mes senza condizioni.

Il pacchetto che i ministri passano in esame comprende tre punti. Il primo è il sostegno ai Paesi, attraverso l’utilizzo di un Mes alleggerito delle sue condizionalità più rigide e in grado di dare crediti per 240 miliardi di euro. Ogni Paese potrebbe prendere in prestito fino al 2% del proprio Pil, e per l’Italia sarebbero circa 35 miliardi.

Il secondo punto è il sostegno ai lavoratori, con un meccanismo da 100 miliardi per aiutare la cassa integrazione dei 27 Paesi Ue. Il terzo è il sostegno alle imprese, con la Bei che entra in campo per far arrivare 200 miliardi alle Pmi. In tutto sono 500 miliardi, appena un terzo dello stimolo necessario a far ripartire l’economia europea secondo i calcoli della Commissione Ue.

Così composto, il pacchetto quindi non può funzionare. E non solo perché l’Italia si oppone all’utilizzo del Mes, ma anche perché non c’è un chiaro riferimento agli Eurobond. La Francia l’ha detto con fermezza alla vigilia della riunione: se la sua idea di Eurobond, cioè un fondo temporaneo di solidarietà, non sarà sostenuto dall’Eurogruppo fin da subito, non darà il suo via libera al Mes. E non basta il vago accenno inserito frettolosamente nella prima versione di conclusioni. Il fronte del Sud sembra quindi compatto nel puntare i piedi: “Che si chiamino eurobond o coronabond, che sia un meccanismo dentro o fuori di quanto già esiste nell’Ue è secondario, l’importante è andare uniti sui mercati finanziari per garantire la ripresa”, ha detto la ministra dell’Economia spagnola, Nadia Calvino. “La
Spagna è nel gruppo di Paesi con Italia e Francia, ma non solo. Sono numerosi gli Stati che lavorano a meccanismi di condivisione del debito”, spiega la ministra che guarda ad una proposta che sia “operativa al più presto”.

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