Rosato (Iv, Azione): “Voto a Schlein molto identitario, ora per il campo riformista c’è una prateria”

AgenPress. Ettore Rosato, presidente di Italia viva, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus.

Sulle primarie del Pd. “Io l’avevo detto che non era affatto scontato che vincesse Bonaccini, perché Schlein ha un profilo molto identitario e chi è andata a votarla ci è andata convintamente. Bonaccini non si è differenziato, ha detto quasi le stesse cose, per cercare di non perdere terreno da quella parte dell’elettorato e il risultato è stato quello che abbiamo visto. Che il Pd riformista di Veltroni e Renzi non ci sia più è palese, sarà un Pd di sinistra. Il M5S si dovrà misurare col Pd, perché coincide nelle battaglie identitarie con il Pd della Schlein”.

Ora c’è una prateria nel campo riformista. “La prateria nel campo riformista c’è, ora dobbiamo essere all’altezza di raccogliere quel consenso. Elly Schlein non può rinnegare le cose che ha detto, molto identitarie e dunque le porterà avanti come noi porteremo avanti le nostre idee. C’è sempre un’aria di cambiamento, ma nel 96 quando si scontrarono Prodi e Berlusconi si scontrarono per raccogliere i voti al centro, quelli dei moderati. L’ultima campagna elettorale e anche le primarie del Pd sono andate nella direzione opposte. Da una parte c’era la Meloni e dall’altra Conte o Letta, tutti schiacciati a sinistra. La polarizzazione ha allontanato molte persone dal voto. La politica dei poli, destra e sinistra, è quella che strappa. Noi vogliamo mettere in campo una politica di centro, fatta di toni e valori moderati che possano far ritrovare l’equilibrio delle cose”.

Sul reddito di cittadinanza. “Io sono più interessato di sapere cosa vuole fare la Meloni sul rdc. Adesso chi sta al governo, che ha fatto una campagna elettorale contro il rdc, faccia una legge per migliorarlo, non certo per lasciare senza reddito le persone. La nostra sfida non è con il Pd, il problema è come sfidiamo la destra di governo, che non ha fatto un provvedimento in questi mesi. Non abbiamo visto nessun disegno di legge che cambi in maniera strutturale qualcosa e inizia a passare il tempo. I primi 100 giorni con Renzi avevamo portato avanti tantissime iniziative. Capisco che c’è la guerra, ma credo sia importante che dai tavoli dei ministeri cominci a scendere qualche provvedimento concreto su cui intervenire in maniera drastica”.

Boschi leader del Terzo Polo? “Adesso abbiamo Calenda come leader. Facciamo un bel partito contendibile, se Boschi, la Carfagna, la Gelmini o Rosato vorranno candidarsi potranno farlo. Primarie? Francamento no, non mi piacerebbero”

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