Truffe superbonus. In arrivo bollino per rintracciare ogni operazione di cessione del credito

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AgenPress – Il conferenza stampa il  presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro dell’Economia Daniele Franco, avevano anticipato che il governo sta lavorando ai correttivi al Superbonus che permetteranno ai lavori edilizi e di efficientamento energetico di ripartire “in sicurezza”.

Tra le novità in arrivo una sorta di bollino che permetterà di rintracciare tutte le operazioni di cessione del credito per facilitare i controlli delle pratiche a monte e scongiurare il rischio di frodi.

Il decreto Sostegni ter, che ammette una sola cessione del bonus, e le indagini della Procura che ha scoperto truffe per 4,4 miliardi sequestrando 2,3 miliardi di crediti ceduti a fronte di cantieri fantasma, avevano già imposto una stretta all’utilizzo dell’incentivo portando a un periodo di stallo. Poste italiane e Cdp hanno però annunciato che cominceranno a riaccettare la cessione dei crediti d’imposta non appena saranno varati i nuovi provvedimenti, mentre le imprese edili continuano a lamentare un inarrestabile blocco dei cantieri.

L’ Agenzia delle Entrate è stata abilitata a fare controlli preventivi e il visto di conformità e l’asseverazione di congruità dei prezzi sono stati estesi anche ai bonus diversi dal Superbonus 110% per limitare le truffe sul bonus facciate e sull’ecobonus.

Con l’emendamento al decreto Milleproroghe dovrebbero essere introdotte principalmente tre novità: il ripristino della cessione multipla dei crediti fino a un massimo di tre volte e solo a banche o intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia; l’introduzione di un bollino anti frode, un codice identificativo di ogni operazione di cessione che consentirebbe di risalire al primo titolare del credito e alla relativa documentazione dei lavori; la riapertura dei termini di utilizzazione dei crediti sottoposti dalla magistratura a sequestro preventivo, un salvagente per banche e intermediari per non perderli in caso di dissequestro alla scadenza dei normali termini.

La maggiore preoccupazione di Poste, Cdp e gli altri intermediari sarebbe sopportare perdite di bilancio ingenti nel caso di confisca dei crediti, provvedimento irreversibile. Sarebbe questa la causa dello stop alle cessioni deciso dalle principali piattaforme di acquisto dei crediti e alla quale non è stata ancora trovata una soluzione.

 

Le preoccupazioni dei costruttori – I nuovi prezziari alla base dell’asseverazione di congruità potrebbero non essere adeguati rispetto all’inflazione che ha colpito il settore, così i costruttori continuano a protestare chiedendo anche la reintroduzione della cessione multipla del credito tra privati, accettando maggiori controlli sui cantieri.

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