Basilicata. Frase choc di Pittella (Azione). “Io come un ebreo”. Conte: riferimento vergognoso, da non commentare

AgenPress –  “L’uomo di fiducia della Schlein dice che Azione non può partecipare alla lista del centrosinistra perché Calenda ha avuto delle parole poco tenere sul Pd e Conte e soprattutto perché ha detto che Bardi è una brava persona”. E’ un “comunicato che fa mettere le mani nei capelli. Mi rattrista tremendamente perché vuol dire che c’è proprio un’azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io sono un ebreo per loro che deve morire”. Lo ha detto in un audio inviato ai suoi, Marcello Pittella, plenipotenziario di Azione in Basilicata.

“Ha fatto rumore quello che hanno detto Calenda e Pittella. Lamentano un veto nei loro confronti. Da Pittella nell’audio c’è un vergognoso riferimento agli ebrei, da non commentare. Una cosa mi ha colpito di quell’audio: Pittella, che è di una famiglia che governa da 40 anni senza grandissime fortune, in quell’audio non parla mai di progetti. Qui si parla di pacchetti di voti che vengono trasferiti da questa famiglia e gli elettori vengono trattati come merce. Questa non è la nostra politica. E questo audio ci convince ancor di più”. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte in diretta su X.

Il presidente M5s ha evidenziato che “in 40 anni, la famiglia non ha raggiunto grandissimi risultati”. Per Conte, Pittella userebbe gli “elettori come una merce di scambio da portare ovunque c’è un pertugio per andare a prendere uno spicchio di potere”.

“in queste ore il centrodestra è contento di accogliere questo pacchetto di voti di Pittella”. Quindi il leader pentastellato ha sottolineato che il M5s non potrebbe “mai associarsi a questo tipo di politica”: “non è un problema di veti”. “Per il M5s è importante saper in anticipo i programmi che si vanno a realizzare. Noi chiediamo voti per perseguire obiettivi”.

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