Pnrr. Gratteri, far funzionare meglio il sistema per evitare che la camorra metta le mani sui fondi

AgenPress –  “Credo molto in questi progetti antiracket, nelle loro idee alla base. Il senso della mia presenza qui stasera è quello di dire agli usurati, agli estorti, denunciate, venite a trovarmi, io sono disponibile ad accogliervi. Anche di sabato o di domenica, contattatemi sulla mail, denunciate, non avete alibi”.

E’ l’invito partito dal capo della procura di Napoli Nicola Gratteri, intervenuto oggi all’inaugurazione dalla sede Fai Antiracket di Chiaiano, quartiere alla periferia nord di Napoli, non lontano da un territorio caldo come Scampia.

“Qui in Campania  c’è una polizia giudiziaria di altissimo livello, di prim’ordine. C’è una magistratura attrezzata e la stiamo migliorando, perché non siamo al top ma lo dico perché ovviamente sono una persona che non si accontenta mai, voglio arrivare a un maggiore livello di performance, di risultati. Tutti assieme ce la possiamo fare, se ognuno di noi partecipa. Se invece  va avanti l’individualismo non andiamo nessuna parte”.

“Dico sempre nei miei convegni e nei miei incontri cosa ci vorrebbe dal punto di vista normativo per far funzionare meglio il sistema, di più non posso fare”, ha aggiunto rispondendo a chi gli ha chiesto  cosa si debba fare per evitare che la camorra si avventi sui finanziamenti del Pnrr, stimati nel capoluogo partenopeo in 1.086 euro pro capite.

Gratteri ha quindi spiegato che, nell’azione di contrasto, i suoi interlocutori sono in primo luogo i responsabili delle forze di polizia: “non ho parlato con il governo  perché per me gli interlocutori sono i vertici delle forze dell’ordine, il comandante generale dei Carabinieri, il comandante generale della Guardia di finanza e il capo della Polizia. Sono tre persone di altissimo livello e stanno mandando e hanno mandato qui a Napoli elementi veramente tra i migliori d’Italia”.

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