Confcommercio. Pil in crescita dello 0,7% nel 2023. L’economia sta tornando sul sentiero della bassa crescita

AgenPress – I dati provvisori Istat  indicano che nel quarto trimestre 2023 l’economia italiana è cresciuta dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre 2022.  Questo risultato, determina una crescita dello 0,7% nel 2023 in termini di valori reali corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. La stima preliminare del quarto trimestre 2023 riflette una flessione del comparto primario ed un aumento sia del settore industriale sia dei servizi. A fine 2023, la variazione acquisita per il 2024 è leggermente positiva, pari al +0,1%.

Nel quarto trimestre del 2023 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022. Nel 2023 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% rispetto al 2022 (nel 2023 vi sono state due giornate lavorative in meno del 2022). La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,1%.

“L’economia sta tornando sul sentiero della bassa crescita”

Commentando i dati provvisori dell’Istat sul pil del quarto trimestre, il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, ha osservato che “la moderata crescita registrata nell’ultimo quarto del 2023, leggermente sotto le nostre attese, è un segnale di come la nostra economia stia tornando sul sentiero di bassa crescita caratteristico dei due decenni prima della pandemia. Le spinte eccezionali degli ultimi anni si sono esaurite, come conferma anche l’eredità sostanzialmente nulla lasciata al 2024. In sostanza, la crescita dell’anno in corso è tutta da costruire. Non si può prescindere, dunque, dal contributo potenzialmente decisivo del PNRR”. Secondo Bellain un contesto in cui la domanda interna evidenzia molteplici elementi di fragilità e la domanda estera sconta la debolezza di molti paesi rimane molto difficile ipotizzare dinamiche in grado di generare uno sviluppo superiore all’1,0% nel 2024. È giusto ricordare che la performance dell’Italia nell’ultimo quarto dello scorso anno e nella media del 2023 è stata, comunque, superiore alla media dell’euroarea e dell’Unione europea“.

Fmi: Pil Italia a +0,7% nel 2024 e +1,1% nel 2025

L’Italia crescerà dello 0,7% nel 2024 e dell’1,1% nel 2025. Lo prevede il Fondo Monetario Internazionale nell’aggiornamento del World Economic Outlook, nel quale ha confermato il 0,7% di crescita quest’anno e ritoccato leggermente al rialzo di 0,1 punti percentuali quella per il 2025.  Se le previsioni fossero confermate l’Italia crescerebbe dunque di più del Regno Unito (+0,6%) e della Germania (+0,5%) nel 2024.

La Ue “lima” le stime di crescita dell’Italia nel 2024

La Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Italia nelle sue previsioni economiche d’inverno. Per il 2023 l’indicazione attuale è di +0,6% (invece dello 0,7 stimato in autunno) nel 2023, mentre per il 2024 viene indicato un +0,9 (era +0,7%) e per il 2025  confermato un +1,2%.

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