AgenPress.ย Rivolgo un saluto di grande cordialitร a tutti i presenti, al Ministro della cultura, al Presidente della Regione, a tutti i Sindaci presenti.ย Un saluto e un augurio particolari al Sindaco di Pesaro e, suo tramite, a tutti i pesaresi. I cittadini di Pesaro e dei Comuni raccordati si apprestano a vivere – con curiositร , con speranza, certamente anche con motivato orgoglio – questโanno da โCapitale italiana della culturaโ.
Ringrazio per gli interventi che si sono sono succeduti, cosรฌ coinvolgenti; e ringrazio Paolo Bonolis per la brillante conduzione, per la guida che ci ha assicurato.ย Invio un saluto riconoscente alla Senatrice Segre per il messaggio che ci ha donato.
Lo splendido video che abbiamo appena visto, raccordato con i pannelli dei presenti in tribuna, si รจ aggiunto alla magnifica esecuzione dellโouverture de โla Gazza ladraโ dellโorchestra Olimpia; si รจ aggiunto alla poesia che ci ha donato Mariangela Gualtieri.
Tutto questo ha fornito unโanticipazione di quel che accadrร negli eventi previsti dal ricco programma che oggi viene aperto.ย Da Bergamo e da Brescia giunge qui il testimone, reso ancor piรน prezioso da quanto รจ stato realizzato nel 2023 e dallโinteresse che, nel corso dellโanno trascorso, le due cittร – unite da una cosรฌ grande sofferenza durante la pandemia – hanno saputo insieme suscitare dentro e fuori il nostro Paese, avvalendosi della propria storia e delle tante risorse che hanno presentato e valorizzato.
LโItalia raccoglie un gran numero di luoghi della cultura: dai centri piรน remoti della nostra provincia a importanti cittร . Questa catena รจ molto piรน di una teoria di siti esposti in vetrina, indicati come da scoprire e visitare.ย ร lโespressione della pluralitร delle culture che fanno cosรฌ attraente la nostra Patria e che rendono inimitabile la nostra identitร .ย Si tratta un percorso di grande valore che attraversa lโItalia e mette in evidenza le radici antiche e robuste di ciascuno dei nostri luoghi e dei nostri centri.
Radici che vanno, quindi, valorizzate e preservate, nella loro peculiaritร .ย Radici che, tutte insieme, contribuiscono a definire lโimmagine del nostro Paese.ย LโUnitร dโItalia ha trovato con la Repubblica e il conseguente rispetto del sistema delle autonomie – per millenni, tanta parte della nostra tradizione – la possibilitร di raccogliere il meglio delle tradizioni civiche delle nostre popolazioni e di esprimerle e consolidarle nei valori di coesione sociale alla base del nostro patto costituzionale.
ร la cultura espressa in tutti i questi luoghi, con le sue diverse sensibilitร e la sua irriducibilitร a pretesi stereotipi, a essere alla base di tutto questo.
La cultura. Libera da ogni ideologia, mai separata dalla vita quotidiana e dallโinsieme dei diritti e dei doveri scanditi dalla Costituzione. Diritti e doveri che ci rendono e ci fanno sentire partecipi della comunitร nazionale; cui conferiamo vita con le nostre diversitร .
Quella cultura che, proprio per la natura dei processi storici che hanno caratterizzato il progressivo divenire dellโItalia, รจ fatta di rapporti con i Paesi vicini, con gli altri popoli, con le aspirazioni proprie alla dimensione europea.
La cultura delle cento Corti, dei Comuni autonomi, dei tanti mecenati che hanno dato vita allโimpareggiabile patrimonio di cultura che oggi lโItalia offre al mondo.ย Una civiltร fondata sullโumanesimo, che parla al mondo essendo riuscita a porre alle proprie fondamenta la dignitร e la libertร della persona, lโuguaglianza dei diritti, la partecipazione solidale al bene comune.
Tutto questo รจ stato costruito nei tempi lunghi della storia e trova testimonianza nelle opere pittoriche, nelle sculture, nei libri, nella musica, in ogni forma dโarte, negli spettacoli, nellโarchitettura dei palazzi, negli ordinamenti che compongono lโimmenso patrimonio di cui disponiamo.ย Da questo patrimonio, dalla civiltร che ne รจ derivata, viene un appello alla responsabilitร .
Responsabilitร di capitalizzare il valore della libertร della cultura oggi e per lโavvenire, insieme alla consapevolezza che si tratta di un patrimonio indivisibile per tutta lโumanitร .
Attraversiamo una stagione difficile, per molti aspetti drammatica, in cui lโuomo sembra, ostinatamente, proteso a distruggere quel che ha costruito, a vilipendere la propria stessa dignitร .
Le guerre che si combattono ai confini dโEuropa ci riguardano.ย Non soltanto perchรฉ il vento delle morti, delle distruzioni, degli odi percorre le distanze ancora piรน rapidamente di quanto non facciano le armi e incide sulle nostre esistenze, sulle nostre economie e soprattutto sulle nostre coscienze.
Ci riguardano perchรฉ lโEuropa, rinata nel dopoguerra, ha iscritto la parola pace nella sua identitร .ย LโEuropa รจ tornata a vivere con la pace e nella pace.ย La straordinaria stagione di creativitร culturale della seconda metร del Novecento รจ figlia di quella scelta.
Quella promessa di pace ha generato libertร e uguaglianza, consentendo anche di rianimare la parola โfraternitร โ – che la Rivoluzione francese aveva issato sui pennoni, e poi oscurata nellโevolvere dei conflitti sociali, dagli insorgenti nazionalismi, dalla pretesa di ridurre โad unumโ il volere dei popoli, dalle volontร di potenza.
Questioni cruciali, queste, che chiamano alla responsabilitร i governanti.ย Responsabilitร che coinvolge le comunitร e le persone, non meno degli Stati.ย Ma la pace รจ anche un grande tema che riguarda la cultura.
La cultura รจ un lievito che puรฒ rigenerare la pace. E con essa i valori umani che le guerre tendono a cancellare, annegandoli nellโodio, nel rancore, nella vendetta, indotti dagli estremismi nazionalistici.
In questo momento parlare di cultura, pensare la cultura, trasmettere cultura vuol dire alzare lo sguardo, per un compito di grande portata.
Perchรฉ la cultura รจ paziente semina, specialmente nelle nuove generazioni.ย Perchรฉ la cultura รจ beneficamente contagiosa e permette di riflettere sulla storia per non ricadere negli errori del passato.
Permette di ammirare la bellezza, lโarte, lโingegno, consapevoli che lโestetica non puรฒ separarsi da unโetica di rispetto per la persona.ย Pesaro si รจ assunta questo compito, proponendo come tema per il suo anno da capitale: โLa natura della culturaโ.
La natura, il suo equilibrio da ricostituire, la riconciliazione con lโambiente, gravemente violato e sfruttato, sono anchโessi obiettivi urgenti di civiltร e di pace.
La distruzione di risorse non puรฒ essere gabbellata come sviluppo ma va indicata come regressione.ย La sostenibilitร รจ un nome della pace.ย Cultura รจ conoscenza. Ma anche coscienza.ย Ci vogliono intelligenza e coraggio per battere strade nuove.
Pesaro si propone questโanno di far interagire arte, natura e tecnologia.ย โArtigiani dellโimmaginarioโ รจ uno degli slogan per unire il fare, proprio allโartigiano, con la cultura immateriale, con la creativitร .
Tanti verranno a Pesaro, da ogni parte dโItalia, dโEuropa, da altri luoghi, per incontrarvi, per conoscere il vostro patrimonio storico-artistico.
ร una conseguenza di quella circolaritร della cultura che non sopporta restrizioni o confini, che pretende il rispetto delle opzioni di ogni cittadino, che respinge la pretesa, sia di pubblici poteri o di grandi corporazioni, di indirizzare le sensibilitร verso il monopolio di un pensiero unico.
Se la cultura รจ sapere, creativitร , emozione, passione, sentimento, ebbene, รจ il presupposto delle nostre libertร , inclusa quella di stare insieme.
Pesaro รจ ricca di retaggi culturali e il progetto che coinvolge cinquanta Comuni della Provincia amplierร ancora di piรน le opportunitร di questo anno straordinario.
Un posto dโonore appartiene a Gioachino Rossini, uno dei grandi della musica europea, compositore innovativo, geniale, ironico, simbolo affascinante dellโItalia che stava sorgendo.
Per Pesaro, certamente, la prossima sarร una stagione rossiniana del tutto particolare.
Oltre che ereditร del passato la cultura รจ soprattutto presente e futuro, non semplice consumo di ciรฒ che รจ casualmente disponibile: รจ un passaggio di testimone da una generazione allโaltra.
Il passaggio del testimone รจ uno dei compiti piรน importanti che appartengono a una comunitร e alla sua civiltร .ย Un grande momento di civiltร , oltre che un dovere.ย Fare cultura significa creare opere dellโingegno.
โIl fatto che si continui a sognare โ ha scritto lโantropologo Roger Bastide โ conferma che la creazione resta da completareโ.ย Per Pesaro inizia, quindi, oggi, un sogno operoso.
Un sogno sorretto dallโimpegno di realizzazioni concrete.ย Buon anno da Capitale italiana della cultura per il 2024!