Incontro Meloni – von der Leyen a Forlì. Le dichiarazioni del Presidente Meloni

AgenPress. Grazie al Presidente Bonaccini, grazie al Sindaco Zattini, grazie al Commissario Figliuolo, al Presidente della provincia, agli altri Sindaci che sono intervenuti, ma soprattutto voglio ovviamente ringraziare, oltre al Ministro Fitto e ai componenti del Governo, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che torna su queste terre dopo la scorsa visita a pochi giorni, a poche settimane, dall’alluvione otto mesi fa, con risultati molto importanti che abbiamo costruito insieme in questi mesi.

Quando siamo state qui l’ultima volta, la Presidente von der Leyen portò la solidarietà europea ma portò anche il suo impegno a non lasciare sole queste terre, a fare quello che la Commissione europea e l’Unione europea avrebbero potuto fare per dare una mano. Il fatto che sia qui oggi, di nuovo, quando noi possiamo presentare i risultati di quell’impegno è secondo me un simbolo di grande serietà, di grande concretezza, per la quale credo davvero che tutti i cittadini di questa Regione, e non solamente di questa Regione, debbano ringraziare la Presidente von der Leyen.

Noi abbiamo in questi mesi lavorato molto insieme, abbiamo lavorato in modo molto proficuo, voglio per questo ringraziare anche tutti gli uffici, gli staff, voglio ringraziare Bjoern Seibert, insomma tutte le persone che ci aiutano a fare questo lavoro.

E la prima cosa e la più importante che va raccontata è la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Voi sapete che noi abbiamo avviato una revisione del PNRR, che si diceva non fosse possibile e che invece, non solo era possibile, ma era doverosa, tenuto conto del mutato contesto nel quale ci troviamo a operare. E in quella revisione del PNRR, che libera risorse per 21 miliardi di euro, c’è un impegno molto importante a favore delle zone alluvionate, e quindi ovviamente a partire dall’Emilia Romagna, per un ulteriore miliardo e 200 milioni di euro che si aggiungono alle risorse già stanziate dal Governo.
Queste risorse, oltre a garantire la messa in sicurezza delle zone edificate, dei bacini idrografici esposti al rischio idrogeologico, consentiranno di portare anche avanti azioni di risanamento ambientale, mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, garantendo un livello decisamente più elevato di controllo di gestione del rischio di alluvione, ma anche il ripristino, la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico, delle strutture sociosanitarie, delle scuole, delle infrastrutture sportive, delle reti energetiche.

Con queste risorse noi facciamo ricostruzione, ma facciamo anche una cosa che è altrettanto importante, più importante ancora se vogliamo, che è la prevenzione rispetto a eventuali ulteriori eventi di questa natura.
E inserire questa priorità tra gli obiettivi del PNRR ha un’altra conseguenza che secondo me è molto importante, che è il cronoprogramma.
Voi sapete che la tempistica delle risorse che si spendono con il PNRR è una tempistica molto celere e inserire questi obiettivi nel PNRR ci impone di lavorare con velocità, perché il nostro cronoprogramma sarà un cronoprogramma che prevede l’individuazione di tutti gli interventi puntuali entro il terzo trimestre del 2024, l’aggiudicazione di tutti gli appalti entro il secondo trimestre del 2025 e il completamento del 90% delle opere entro la fine del 2026: vuol dire dover lavorare e lavorare velocemente.

Chiaramente questo importante obiettivo si somma al lavoro che il Governo ha già portato avanti. Ursula non me ne vorrà se anche su questo facciamo un veloce riassunto del lavoro che il Governo ha portato avanti fin qui.
Con il decreto 61 noi abbiamo stanziato quasi 1 miliardo 800 milioni per la tenuta del sistema produttivo e i livelli occupazionali, con successivo decreto 88 altri 2 miliardi e mezzo per la ricostruzione pubblica, oltre 120 milioni per i primi contributi alla ricostruzione privata, 100 milioni per le imprese, altri 149 milioni si sono aggiunti con un successivo provvedimento.

Con il lavoro del Commissario Figliuolo, che pure devo ringraziare, dei 2,5 miliardi stanziati per la ricostruzione pubblica sono già stati messi a disposizione agli enti locali una somma pari a 1 miliardo e 600 milioni. A queste risorse se ne aggiungono altre pari a circa 1 miliardo, già nella disponibilità del Commissario. Sono stati erogati già 100 milioni alle famiglie per il sostegno immediato – il contributo di autosistemazione -, 60mila giornate di cassa integrazione, 200 milioni per i lavoratori autonomi, altri 600 sono già nella disponibilità del Commissario. Le risorse delle quali noi parliamo oggi sono risorse aggiuntive rispetto a tutto questo lavoro.

Va aggiunto che il sostegno dell’Unione europea non si limita ai fondi previsti nel PNRR, si estende anche ai fondi stanziati a valere sul Fondo europeo di solidarietà – fu il primo tema del quale parlavamo nella nostra precedente visita in Emilia Romagna. Lì c’è un’istanza che è curata dal Dipartimento della Protezione Civile – per la quale va ringraziato il Ministro Musumeci – con il contributo ovviamente della Regione Emilia Romagna, che potrebbe portare un contributo aggiuntivo, se non vado errata, di 378 milioni di euro, ma già 95 sono stati molto velocemente anticipati dalla Commissione europea. Quindi un altro impegno importante del quale pure voglio fare stato perché siamo qui per portare risposte concrete.

Io non voglio dilungarmi ulteriormente. Chiaramente con la Presidente von der Leyen nell’incontro bilaterale che abbiamo avuto poco fa abbiamo trattato anche molte altre materie che sono tutte le materie proprie che ci vedono collaborare a partire dal prossimo Consiglio europeo, un Consiglio europeo molto importante nel quale si torna a discutere della revisione del bilancio pluriennale, della revisione mid-term e ci sono questioni importanti che vanno dalla necessità di garantire sostegno all’Ucraina fino alle risorse per la migrazione. La migrazione, e l’approccio italiano di lavorare sulla dimensione esterna piuttosto che pensare di risolvere il problema quando arriva in Europa, è una delle questioni sulle quali io e la Presidente della Commissione europea abbiamo molto lavorato insieme in questi mesi, la voglio ringraziare anche per questo.

E la voglio ringraziare – e chiudo davvero – per partecipare il prossimo 28 di gennaio alla Conferenza Italia-Africa che, come sapete, noi celebriamo a Roma e vedrà la partecipazione di diversi Capi di Stato e di Governo africani per continuare a parlare dell’approccio europeo, dell’approccio italiano con il Piano Mattei, confrontandoci con questi Paesi con un approccio nuovo, non predatorio, sicuramente un approccio da pari a pari che con queste Nazioni sa di poter costruire cose importanti in lungo periodo.
Ursula von der Leyen questo lo ha capito molto prima di altri e la voglio ringraziare per la sua presenza e per il contributo che porterà.

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