Meloni: “Penso che non ci sia uno scontro tra la politica e la magistratura”

AgenPress.  Io penso che non ci sia uno scontro tra la politica e la magistratura. Credo che si debba sempre ricordare che per chi viene da destra, chi serve lo Stato è sempre un punto di riferimento. E quindi questa idea che ci debbano essere o ci possano essere scontri tra i poteri dello Stato, tra persone che dal loro punto di vista in ogni caso servono lo Stato, secondo me è sbagliato.

Questo non vuol dire non segnalare che poi in ogni ambito ci sono dei problemi e il problema in una piccola parte della magistratura è il ritenere che i provvedimenti di alcuni governi che non sono in linea magari con una certa visione del mondo, debbano essere contrastati, come è accaduto per esempio sull’immigrazione.

Ho trovato francamente un po’ fuori misura dire che la riforma costituzionale aveva una deriva antidemocratica: a me queste sembrano dichiarazioni che vanno bene per la politica. Per cui questo poi si può non notare, perché è una realtà, ma non vuol dire aprire uno scontro tra un mondo e un altro mondo.
Significa segnalare dove ci sono delle cose che obiettivamente sono un po’ fuori dalle righe. Ma io penso che poi vada guardato e vada visto come dall’inizio del nostro governo noi abbiamo lavorato per rafforzare il lavoro della magistratura nel fare il proprio lavoro, nella lotta alla mafia.

Ricordo che sono stata io a parlare al procuratore Melillo con i 27 procuratori per capire quali potessero essere le norme che sono più utili, come si potesse mantenere un dialogo costruttivo per arrivare all’obiettivo che tutti quanti abbiamo, che è combattere la criminalità, non gli avversari, ma la criminalità.
E su questo io sono sempre schierata dalla stessa parte con quella stragrande maggioranza di magistrati che in Italia pensano che il loro lavoro sia questo e non contestare le scelte di una politica che non condivide.

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