Speranza (CISL Medici): “La medicina territoriale come risposta continua ai bisogni di salute della collettività. Molte le aspettative per questo accordo”

AgenPress. Per la CISL Medici la difesa del SSN è essenziale in ogni suo aspetto e l’attenzione riservata alla medicina territoriale ne costituisce una concreta e valida espressione.

È quanto è emerso durante la consultazione svoltasi presso la SISAC (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) per l’Accordo Collettivo Nazionale dei medici di medicina generale, a cui CISL Medici ha partecipato rappresentata da Pasquale Mario Speranza, coordinatore nazionale per la medicina generale, Benedetto Magliozzi, segretario generale nazionale e Luciana Cois, Segretaria Nazionale e Coordinatrice SAI.

In questo incontro, CISL Medici ha presentato delle proposte ritenute rilevanti per il rinnovo ACN MMG, così come rilevato dal Dottor Speranza.

“Prima di tutto, la modifica di alcuni articoli nella parte in cui riguardano l’esigenza di non ridurre la distribuzione degli studi medici ubicati su tutto il territorio nazionale, l’organizzazione dell’orario nel caso di esercizio della propria attività convenzionale in più studi, l’aumento fino a 38 ore settimanali dell’attribuzione degli incarichi di Assistenza Primaria e la previsione della stipula del contratto senza franchigie per determinati massimali e determinate situazioni.

Molteplici appaiono anche le aspettative di CISL Medici rispetto a questo accordo.

Vista la mole di lavoro, soprattutto dal punto di vista burocratico, sostenuta dai medici del ruolo unico a ciclo di scelta, appare necessario semplificare e velocizzare le procedure, avvalendosi della collaborazione con gli altri soggetti che compongono la medicina territoriale. Crediamo, infatti, nel potenziamento dell’assistenza sanitaria a domicilio per i pazienti fragili, nello sviluppo della telemedicina, nell’ammodernamento delle strutture digitali esistenti, nel completamento e nella diffusione del fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

Di fondamentale importanza per i professionisti sarà mantenere sia l’autonomia clinica che il rapporto fiduciario, senza cancellare dal territorio gli studi a ciclo di scelta né i presidi a ciclo orario.

Prevedere poi un corretto sviluppo delle forme organizzative monoprofessionali (AFT), di quelle Multiprofessionali (UCCP), delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità: la loro uniformità su tutto il territorio nazionale potrà garantire la presa in carico dell’assistito e fornire una risposta continua ai bisogni di salute della collettività.

Si auspica per questa trattativa, infine, un’attenzione particolare per l’area del 118 (Medici in Convenzione): sarà doveroso ristabilire una vera e propria pianta organica di settore con nuove assunzioni di personale medico e un’adeguata previsione retributiva”. ha concluso il Dottor Speranza “Il rinnovo ACN di medicina generale passa per la giusta valutazione del territorio e un’adeguata considerazione delle risorse che sul territorio prestano la propria professione”.

 

 

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