Parte da Maratea il Progetto Ricas Italia: la Basilicata protagonista nel contesto Europeo

AgenPress. L’Europa e il mondo intero sono molto preoccupati  per la crisi climatica e per le sue devastanti conseguenze, che, in questi giorni, hanno reso l’Italia vittima inerme di una tragedia climatica che ha danneggiato alcuni suoi territori.
Dall’Italia parte il primo progetto, ideato dal giornalista Biagio Maimone, dal Gal – La Cittadella del Sapere e dal Festival Internazionale del Cinema “Marateale“, finalizzato a contrastare la crisi climatica ed ambientale, che vedrà l’ausilio di Nicola Timpone, Direttore del Gal, del “Marateale” e di Francesca Lovatelli Caetani.
Dall’Italia, o meglio dal Sud Italia, inizia a muovere i suoi primi passi un progetto eco-ambientale, e solidale, la cui ambizione di natura socio-umanitaria è di trovare possibilità espressiva in ogni nazione europea.
Maratea, città della Basilicata, infatti, entro la fine dell’anno in corso, vedrà la nascita del Progetto “Ricas Italia“, il cui intento è creare una rete di Comuni della Basilicata, che dovrà poi estendersi a tutti i Comuni d’Italia, animata dalla finalità di promuovere la cultura della sostenibilità, della solidarietà e della cooperazione.
Daniele Stoppelli, Sindaco di Maratea, ha dichiarato che Maratea, candidata a “Capitale Italiana della Cultura 2026”, si propone di essere Comune capofila per l’attuazione del progetto eco-sociale “Ricas Italia,” che rientra tra le iniziative da proporre all’Unione Europea per dare impulso ad un nuovo modo di fare cultura e sostenibilità, contro il degrado e la povertà.
Il progetto prende le mosse dalla Basilicata, da un territorio del Sud Italia, qualificandosi come un’ iniziativa che guarda al futuro e che sarà presentata all’Unione Europea come progetto la cui finalità è quella di preservare la cultura dei territori.
Educare al rispetto dei criteri che salvaguardino il clima e, conseguentemente, l’ambiente e l’intero ciclo della vita degli animali è l’obiettivo che ogni singolo Stato e ogni singolo cittadino deve, pertanto, prefiggersi.
Nondimeno rilevante consideriamo essere il tema dell’alimentazione, letto in termini di capacità di produrre cibo attraverso l’utilizzo di risorse naturali e tecnologie non inquinanti, sempre più attente alla salvaguardia della natura e alla creazione di  nuove opportunità di lavoro.
E’, in tal modo, possibile creare un  nuovo welfare che generi ricchezza attraverso la natura e la salvaguardia dell’ambiente, nonché la sana nutrizione dell’uomo,  affinché  si garantisca, nel contempo, il suo benessere e il progresso umano.
Urge l’esigenza, perciò, di creare un connubio tra sostenibilità, cultura e solidarietà, fonte di opportunità per il futuro dell’umanità.
Mai più terre depresse e mai più uomini ai bordi della strada!
La cultura del bello ha il potere di condurre al vero progresso umano.
E’ tale consapevolezza  che può avviare un reale processo di umanizzazione e di cooperazione sociale continua contro le varie forme di povertà: ambientali , economiche, civili e sociali, nonché morali”.
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