Giustizia. Anm: il governo e la sua maggioranza rispettino le prerogative dei giudici

AgenPress – “Il fatto che un giudice controlli l’azione del pubblico ministero “costituisce esercizio di una funzione strettamente connessa alla tutela dei diritti e degli interessi pubblici presidiati dalle norme penali ed è garanzia dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge”.

Così il Comitato direttivo centrale dell’Anm, chiedendo al governo e alla sua maggioranza di rispettare le prerogative dei giudici.

L’Anm chiede all’unanimità definendo “incomprensibili” le censure al gip di Roma che ha disposto l’imputazione coatta del sottosegretario Andrea Delmastro.

L’Anm auspica che “queste prese di posizione non siano veramente condivise dal responsabile del dicastero e dalla maggioranza governativa e che alcuni giorni di riflessione possano condurre a conclusioni più meditate. E richiama il principio della “separazione dei poteri dello Stato” come “garanzia dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge”.

Per questo le prese di posizione di questi giorni sul gip di Roma sono incomprensibili, “specie laddove provengano da chi propone, nello stesso tempo, di affidare a tre giudici invece che a uno la valutazione delle richieste di misure cautelari. Prima si auspica la separazione delle carriere perché i giudici sarebbero subalterni ai pubblici ministeri, poi si insorge quando un giudice si discosta dalle loro richieste. E se queste posizioni provengono dal Ministero della Giustizia l’incomprensibilità lascia posto allo smarrimento”.

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