Migranti. Definì Giorgia Meloni una “bastarda”. A processo Roberto Saviano. La premier non verrà sentita

AgenPress – Il procedimento è legato ad una vicenda del 2020 quando l’autore di Gomorra, nel corso di una trasmissione televisiva in cui affrontava il tema dei migranti, definì la leader di Fratelli d’Italia “bastarda”.

Il passaggio della trasmissione “incriminato” è quello in cui Saviano, parlando della morte di un bambino della Guinea durante una traversata nel Mediterraneo, affermò : “Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle Ong: “taxi del mare”, “crociere”… ma viene solo da dire bastardi. A Meloni, a Salvini, bastardi, come avete potuto? Come è stato possibile tutto questo dolore descriverlo così? Legittimo avere un’opinione politica ma non sull’emergenza”.

Il giudice monocratico di Roma ha respinto la richiesta avanzata dal difensore di Roberto Saviano di sentire in aula il premier Giorgia Meloni nell’ambito del processo che vede lo scrittore imputato per diffamazione nei confronti della Presidente del Consiglio. La richiesta era stata avanzata dall’avvocato Antonio Nobile come assunzione di nuovi mezzi di prova.

Prossima udienza è stata fissata al 12 ottobre per discussione.

 

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