Mosca. Medvedev, se la Russia non vince sarà fatta a pezzi. Ci difenderemo con ogni arma, anche nucleare

AgenPress –  “La Russia sarà fatta a pezzi se interromperà l’operazione speciale senza vincere. Se gli Stati Uniti smettono di fornire armi al regime di Kiev, la guerra finirà”.

Lo ha dichiarato il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev, citato da Ria Novosti. “Se gli Stati Uniti vogliono la sconfitta della Russia, allora abbiamo il diritto di difenderci con qualsiasi arma, compreso il nucleare: è ovvio a tutte le forze ragionevoli che se gli Stati Uniti vogliono la sconfitta della Russia, allora siamo sull’orlo di un conflitto globale”.

“Se gli Stati Uniti vogliono sconfiggere la Russia, allora abbiamo il diritto di difenderci con ogni arma, comprese quelle nucleari”.

È giunto il momento di includere gli arsenali nucleari strategici di Gran Bretagna e Francia nel Trattato di riduzione e limitazione delle armi strategiche offensive (New START), “la sospensione (finora) è legata proprio a questo”.

“Lasciamo che le élite statunitensi, che hanno perso il contatto con la realtà, riflettano su ciò che hanno ottenuto. Terremo d’occhio anche la reazione delle altre potenze nucleari che sono membri della Nato: Francia e Gran Bretagna. Le loro forze nucleari strategiche normalmente non sono state incluse nel bilancio delle testate nucleari e dei veicoli di lancio quando sono stati redatti i trattati tra gli Stati Uniti e l’URSS (Russia), ma è giunto il momento di farlo”, ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram. Dal canto suo il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha detto ai giornalisti durante un briefing che non è al momento chiaro se Mosca e Washington riprenderanno il dialogo sul controllo degli armamenti nucleari: “Certamente terremo d’occhio in modo particolare la politica che Londra e Parigi adotteranno e le decisioni che prenderanno, perché non possono più essere considerate come fattori estranei al dialogo russo-statunitense sul controllo degli armamenti nucleari. A questo punto non manteniamo il dialogo e non è chiaro se verrà ripreso”.

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