AgenPress. “Tra le varie osservazioni che si possono notare dell’ ormai passata elezione del Capo dello Stato vi è quella dell’ irrilevanza dei cristiani impegnati in politica che, detto in gergo calcistico, non hanno toccato palla in questa partita.
Si sono sentite tutte le voci e i pareri, ma nessuna voce è emersa con energia tra i parlamentari e i grandi elettori di ispirazione cristiana. E’ la riprova di quanto sia ormai difficile ed anche impegnativo non solo definirsi credenti, ma esserlo nel concreto e con coerenza.
Eppure, per citare Paolo VI, la politica è definita ” La più alta forma di carità”, ovviamente quando fatta onestamente e per il bene comune degli amministrati. La sensazione è che tanti credenti in politica, e lo abbiamo visto in varie occasioni precedenti, hanno paura a prendere posizione perchè temono il giudizio del mondo e non la limpidezza dell’agire. E ci si dimentica, almeno alla luce della Scrittura, che il Signore detesta i tiepidi (lo dice nell’ Apocalisse): vomiterò coloro che non sono nè caldi, nè freddi. Non vuole mezze misure in campo etico”.
Lo dice in una nota il Presidente di Unione Cristiana Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.