Pnrr: l’Italia avrà un ruolo da protagonista anche nel settore della Space economy

Con il Pnrr l’Italia intende svolgere un ruolo da protagonista anche nel settore della Space economy. E’ una opportunità di sviluppo e crescita.

I fondi del Pnrr possono rappresentare una grande opportunità di crescita, dagli osservatori ai servizi in orbita. Gli investimenti nello spazio aumentano anche in Italia e il Pnrr può permettere il salto definitivo, ricordando che le risorse del Pnrr dovranno essere impiegate entro il 2026.

Per capire la portata, non solo strategica, ad esempio è pronto il lancio del secondo satellite della costellazione italiana Cosmo-SkyMed di Seconda Generazione (Csg) promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dal Ministero della Difesa con il contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Così come è pronto il telescopio spaziale Webb nella missione che vede l’Italia con un importante ruolo scientifico, con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

E il commissario all’Industria Thierry Breton spiega che bisogna migliorare anche l’infrastruttura web nel nostro Paese: “I soldi arriveranno, anche per la connettività per via spaziale, per chi non può avere accesso a Internet attraverso la fibra”.

Il Consiglio dei Ministri del 29 aprile 2021 ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative al fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza, con la previsione. di interventi rivolti anche ai  servizi digitali e alla cittadinanza digitale.

In questo contesto si spiega come la regione Emilia-Romagna si prepari a supportare il settore con bandi che puntano in particolare alle attività di un polo tecnologico aeronautico-spaziale.

“Si tratta di un protocollo di grande qualità che dimostra la capacità di questa regione di fare sistema”, dichiara Colla.

Si vuole così strutturare “una operazione strategica nei comparti dell’aeronautica e spaziale”, spiega Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro.

“La Regione è pronta a supportare e sostenere investimenti attraverso risorse europee e del Pnrr”, afferma Colla alla firma del protocollo d’intesa per l’istituzione del Polo tecnologico aeronautico-spaziale forlivese, siglato oggi tra il  Comune di Forlì, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, l’Università di Bologna e la Camera di Commercio della Romagna.

L’obiettivo dell’Intesa è quello di puntare a un rafforzamento dell’identità del polo, affinché sia non solo spazio per investimenti infrastrutturali ma anche luogo di integrazione tra formazione, ricerca, lavoro e imprese. Condividendo azioni che possano tradursi, attraverso uno o più progetti, in nuove e ulteriori opportunità di crescita e di occupazione per il territorio romagnolo e regionale.

“Sappiamo – aggiunge Cola – che la ricerca e la tecnologia nel settore dell’aerospazio faranno la differenza rispetto alla manifattura diffusa nel nostro Paese, e questo è un investimento paziente che guarda al futuro”.

L’emilia-Romagna può contare sull’aeroporto ‘Ridolfi’, sull’Istituto tecnico aeronautico statale Baracca, sull’Università con il corso di Ingegneria aerospaziale, l’Infrastruttura di ricerca internazionale per lo studio della turbolenza e sulla Rocca delle Camminate, quale sede di ‘Tecnopolo Aerospaziale’, nonché le sedi di Enac e Enav.

Infine la Regione Lombardia ha deciso di sostenere l’iniziativa di dare vita all’interno del Distretto di Innovazione di Bovisa del Politecnico di Milano, a un Centro di incubazione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA BIC) con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di nuove imprese nel settore Aerospazio.

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