Ue, Campomenosi (Lega), fondi per infrastrutture italiane sacrificati su altare Recovery Fund, Governo chiarisca

AgenPress. “A dispetto dei toni trionfalistici degli ultimi giorni, dalle conclusioni dell’ultimo Consiglio Europeo emergono elementi preoccupanti nascosti nelle pieghe dell’accordo: nel documento sono spariti 1,39 miliardi di euro disponibili per le infrastrutture italiane nell’ambito della Connecting Europe Facility, sacrificati sull’altare del Recovery Fund. Fondi che si sarebbero potuti destinare a opere fondamentali per i territori come Brennero, Tav o Gronda, dirottati sulla rail Baltica per collegare Paesi baltici e Finlandia al centro Europa.

Meno risorse per l’Italia e per infrastrutture strategiche, più per l’Est europeo. A tutto questo si aggiunge il rifiuto alla proposta di aumentare i fondi per infrastrutture di 1,5 miliardi, lasciando così il totale a dieci miliardi di euro – nonostante il Parlamento Europeo ne proponesse 17 – da dividersi tra 27 Stati.

Non sappiamo se si tratti di una concessione consapevole del presidente del Consiglio Conte nell’ambito del negoziato, o di una mancanza di capacità a difendere gli interessi italiani: in ogni caso è inaccettabile. Ennesimo schiaffo al Paese, in un momento in cui c’è bisogno vitale di infrastrutture: il Governo faccia chiarezza”.

Così in una nota Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, componente della Commissione Trasporti.

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