Onu. Premier israeliano Lapid apre allo Stato palestinese. “Stop missili contro i nostri bambini”

AgenPress –  “Nonostante gli “ostacoli”, un “accordo con i palestinesi, basato sui ‘due Stati per due popoli’, è la cosa giusta da fare per garantire la sicurezza e l’economia di Israele e per dare un futuro ai nostri bambini”.

Lo ha detto il premier Yair Lapid davanti l’Assemblea generale dell’Onu a New York.

“La grande maggioranza di israeliani sostiene questa visione di una soluzione a due Stati e io  sono uno di loro. Abbiamo solo una condizione: che un futuro Stato palestinese sia pacifico”, ha aggiunto, con Israele in piena campagna elettorale per le elezioni politiche del 1° novembre. I negoziati di pace israelo-palestinesi sono in fase di stallo dal 2014, ma nel Paese gli oppositori di Lapid hanno criticato fortemente il suo intervento all’Onu, a partire dall’ex premier Netanyahu che lo ha definito “debole e disfattista”. La Casa Bianca parla invece di parole coraggiose e si dice d’accordo, con il presidente statunitense Biden, che lo scorso agosto, in visita ad Israele, aveva sostenuto questa soluzione.

Lapid ha raccontato di dover svegliare sua figlia autistica alle 3 del mattino per portarla in un rifugio antiaereo, perché si sentivano i missili sopra la sua casa.

“Tutti coloro che predicano l’importanza della pace, sono invitati a provare a correre in un rifugio antiaereo alle 3 del mattino con una ragazza che non parla. Per spiegarle, senza parole, perché c’è chi vuole ucciderla”.

“Un accordo con i palestinesi, basato su 2 Stati per 2 Popoli, è – ha sottolineato Lapid al suo primo intervento al Palazzo di Vetro – la cosa giusta per la sicurezza di Israele, per la sua economia e per il futuro dei nostri bambini”.

La condizione, ha aggiunto dopo aver detto che la maggior parte degli israeliani, lui compreso, è a favore di quella Soluzione, è solo una: “Il futuro Stato palestinese dovrà essere pacifico”. “Che non diventi – ha spiegato – un’altra base dalla quale si possa minacciare il benessere e la stessa esistenza di Israele. E che Israele abbia la capacità di proteggere la sicurezza di tutti i suoi cittadini in ogni momento”. Un evidente richiamo a quanto succede con Gaza da quando Hamas nel 2005 ha preso il potere nella Striscia: Lapid ha ricordato gli oltre 20mila razzi lanciati su Israele. Israele, ha proseguito, è pronto a togliere “da domani mattina” ogni “restrizione” sull’enclave palestinese e ad aiutarne l’economia. “Ad una sola condizione: basta lanciare razzi e missili sui nostri bambini”, ha precisato.

Alla popolazione di Gaza Lapid ha sottolineato il suo desiderio di aiutarli a costruire una vita e un’economia migliori, ma “abbiamo solo una condizione: smettere di sparare razzi e missili contro i nostri bambini”.

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