Nuove accuse per Soumahoro. “Dove sono finiti i soldi per aiutare i braccianti?” Si autosospende da Alleanza Verdi Sinistra

AgenPress –  “Con la massima libertà, Aboubakar Soumahoro ci ha comunicato la decisione di autosospendersi dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra”. Lo rendono noto Angelo Bonelli co-portavoce Europa Verde e deputato Avs, Nicola Fratoianni segretario Sinistra Italiana e deputato Avs e Luana Zanella, presidente del gruppo parlamentare Avs. “Rispettiamo questa scelta che, seppur non dovuta, mostra il massimo rispetto che Aboubakar Soumahoro ha delle istituzioni e del valore dell’impegno politico per promuovere le ragioni delle battaglie in difesa degli ultimi che abbiamo sempre condiviso con Aboubakar”.

Verso Aboubakar Soumahoro arrivano nuove accuse. Dopo la bufera intorno alle coop gestite dalla suocera dell’onorevole, contro di lui puntano il dito due ex amici, due compagni di lotta che denunciano: ha organizzato una raccolta fondi per i braccianti dei campi in cui lavorava, ma gli emarginati di quei soldi hanno visto soltanto una minima parte. I due ex compagni del deputato Verde, Sambare Soumaila e Alfa Berry, chiedono: dove sono finiti gli altri?

Gli ex amici hanno scritto tutto in una lunga lettera, arrivata anche alle forze di polizia. Mettendo nel mirino l’operato di quella Lega Braccianti fondata da Soumahoro con loro, che ne erano vicepresidenti. L’obiettivo doveva essere quello di tutelare gli emarginati delle baraccopoli in cui i braccianti vivono in condizioni terribili, quei ghetti da cui lo stesso Soumahoro viene: Torretta Antonacci, a Rignano in Puglia, o San Ferdinando in Calabria. Dove a Natale 2021 Soumahoro andò, vestito da Babbo Natale, a portare regali (ma gli ex amici adesso dicono “a farsi selfie”).

“Non ti fare più vedere qui – scrivono infatti nella lettera -. Vieni solo a scattare selfie auto-promozionali, che è rimasta l’unica attività che vieni a fare tra le nostre baracche. Con quei selfie hai raccolto centinaia di migliaia di euro attraverso le donazioni di ignari benpensanti, ma ne abbiamo spesi meno della metà della metà della metà per portarci a ognuno di noi un pacco di pasta,  un chilo di sale e 700 grammi di passata di pomodoro”.

Nel mirino ci sono dunque quei 250mila euro raccolti proprio dalla Lega braccianti fondata da Soumahoro attraverso una sottoscrizione Internet e donazioni. I soldi dovevano servire ad aiutare gli abitanti dei ghetti, in particolare nei tempi della pandemia. Soumaila e Berry spiegano che negli otto interventi della Lega tra Borgo Mezzanotte, Torretta Antonacci, Riace, Mondragone, Venosa e Rosarno, tra mascherine e alimentari per i braccianti sono stati spesi 55mila euro, più altri 4.500 euro per costi di trasporto, 60mila in tutto. E tutti gli altri soldi? Soumahoro aveva dichiarato di aver speso 120mila euro quando in realtà, secondo i due ex vicepresidenti, le uscite complessive sono state la metà. E comunque ne mancano all’appello altri 130mila.

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