Novara. Cede parte del cavalcavia XXV Aprile. Una macchina rimane coinvolta. Non ci sono feriti

AgenPress – Ha ceduto una parte di un cavalcavia a Novara. Si tratta del cavalcavia 25 aprile, nella parte terminale, in direzione uscita dalla città verso Milano. Il cedimento si è verificato alle 7.30 e una vettura che stava transitando è finita nella fenditura che si è aperta al bordo, verso i campi, senza però crollare di sotto, in questa parte comunque a un’altezza ben più ridotta rispetto alla parte centrale.

Nessun ferito tra gli occupanti dell’auto. Sul posto la polizia municipale e i vigili del fuoco per verificare i danni e per valutare le cause del cedimento, se strutturali o legate alla pioggia. Il cavalcavia è chiuso al traffico.

“Fortunatamente non ci sono stati feriti. Non si è trattato della caduta del ponte, ma del distacco di una spalletta del muro di contenimento, nella parte finale”, dice il  sindaco Alessandro Canelli.

“Ora come amministrazione  verificheremo principalmente due cose: la prima come sia potuto succedere questo incidente, visto che era stato fatto un lavoro di consolidamento della struttura soltanto sette anni fa, e visti i monitoraggi che vi sono stati negli anni successivi. Il sovrappasso non era tra quelli cittadini a rischio. Abbiamo attivato con la massima urgenza tutti gli strumenti per capire come si sia potuto verificare una situazione del genere”.

La struttura infatti era stata interessata da lavori di consolidamento nel febbraio 2015. L’amministrazione, allora guidata dal sindaco Andrea Ballarè decise i lavori sulla struttura con procedura di somma urgenza, perché le sue condizioni statiche si stavano deteriorando in modo preoccupante. I lavori al cavalcavia erano già previsti. L’appalto da 190mila euro era stato appena assegnato alla Finteco lavori di Salassa (Torino).

Il cavalcavia  fu inaugurato l’antivigilia di Capodanno del 1974 e un quotidiano locale, il Corriere di Novara, lo definì “il ponte dei sospiri”. Causa i sei anni di gestazione per un’opera, di cui si era iniziato a parlare nel 1964, che originariamente era prevista in ferro con una sezione stradale di 7 metri. In seguito furono apportate modifiche sostanziali e fu realizzato in cemento armato precompresso con sede stradale di oltre 9 metri più i marciapiedi.

Lungo 1.150 metri di cui 425 di viadotto in cemento armato e rampe di raccordo. Il progetto originario del cavalcavia XXV Aprile, realizzato dall’ufficio tecnico comunale, fu approvato il 7 novembre 1969, mentre quello in cemento armato fu approvato il 13 agosto 1973. La consegna dei lavori del progetto originario data 30 novembre 1970. I lavori del viadotto in cemento armato iniziarono l’11 giugno 1973.

Il costo preventivo dell’opera era di 850.000.000 di lire mentre il costo consuntivo, sfiorò il miliardo dell’epoca, fu infatti di 969.000.000. L’opera fu realizzata dall’impresa Zumaglini e Gallina di Torino. Questa la scheda tecnica in dettaglio: viadotto in travi prefabbricate, lunghezza 425 metri, larghezza, 12 metri, di cui 9,50 carrabili con pendenza massima del 5,5 per cento.

Lunghezza complessiva inclusi i raccordi 1.140 metri. Il cavalcavia fu inaugurato incompleto. Mancavano alcune opere accessorie come l’impianto di illuminazione. Il Corriere di Novara riportò che l’opera era “forse costata troppo in relazione agli effettivi benefici che apporta alla soluzione della viabilità di Novara”.

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