Emiliano: “Schlein mi piace, ma per vincere occorre dialogare con tutti”

AgenPress. “Bisogna assolutamente fare tesoro delle esperienze passate. Se le forze progressiste si fossero alleate alle scorse politiche oggi probabilmente avremmo un’altra Italia”.

A dichiararlo il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un’intervista rilasciata al quotidiano L’Identità.

Per il governatore Schlein può battere Meloni solo con una proposta programmatica in grado far sintesi anche fuori dal Pd. “Elly sta schierando una nuova generazione. E questo sta suscitando attenzione e interesse da parte di moltissimi italiani delusi dalla politica.

Sarà importante per costruire un progetto di governo, però, ripartire da un programma chiaro, scritto in maniera partecipata, che possa diventare il punto di partenza di un patto con le altre forze progressiste e con i cittadini”.

“Schlein non ha chiuso alle riforme”

“Elly Schlein non ha chiuso alle riforme. Ritiene però che il Presidenzialismo sia sbagliato. I nostri padri costituenti hanno costruito l’architrave istituzionale con pesi e contrappesi tra i poteri dello Stato. La figura del Presidente della Repubblica va preservata”.

Il governatore non si trova col governo neanche per quanto concerne l’autonomia differenziata. “La proposta Caldaroli non corrisponde al disegno del legislatore costituzionale e neanche a un criterio di buona amministrazione. Si rischia di avere un Paese nel quale un’impresa, una famiglia, un cittadino, muovendosi sul territorio nazionale avrà come interlocutore, per materie importantissime, a volte lo Stato e a volte le Regioni, sia dal punto di vista legislativo, che amministrativo”.

“Fitto ascolti le Regioni sul Pnrr”

“Sulla gestione da parte del Governo del Pnrr c’è molta preoccupazione, anche per il mancato coinvolgimento delle Regioni. Così pure sul blocco del Fondo Sociale di Coesione, che per l’80% deve venire al Mezzogiorno. Abbiamo chiesto sia come Conferenza delle Regioni sia individualmente di parlare col ministro Fitto, perché le conseguenze di questi ritardi e della mancata condivisione sulla programmazione rischiano davvero di colpire i nostri territori, i nostri progetti strategici, le nostre imprese”.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie