Elezioni. Renzi: “Giuseppe Conte non fa politica, minaccia”

AgenPress. Giuseppe Conte non fa politica, lui minaccia. Lui fa campagna elettorale con i percettori del reddito di cittadinanza, dicendo che se qualcuno cambierà la norma sui navigator, lui assicura che ci sarà “la guerra civile”. Esattamente lo stesso linguaggio di Trump.

E nel giorno in cui vado a Palermo, mi invita a “venire senza scorta”. Non so se ci rendiamo conto della violenza verbale di questa minaccia. Conte ha la scorta come me, più di me.
Viviamo scortati per esigenze di sicurezza e per metterci al riparo da qualche pazzo esagitato.

Un premier che dice “rinuncia alla scorta e vieni a Palermo a parlare di reddito di cittadinanza”, usa un linguaggio politico di stampo mafioso. Non è un caso che, da ieri, i miei social sono pieni di minacce di morte e di violenza fisica. Se il leader dice in TV “vieni in piazza senza scorta” in tanti si sentono autorizzati a scrivere “Bastardo, te la faremo pagare”.

Io oggi vado a Palermo, senza paura. E vado a dire che sogno un Paese in cui per uscire dalla povertà si crei lavoro, non si dia un’elemosina di Stato. E parlo a quel Sud che vuole reagire alla cultura clientelare della dipendenza da un politico che viene acclamato perché usa i soldi pubblici per chiedere i voti. E parlo a chi vuole premiare il talento non la raccomandazione, il lavoro non il sussidio, la crescita non l’assistenzialismo. Parlo a quel Sud che ci vuole provare, non al Sud che si rassegna alla dipendenza da politici senza scrupoli.

Ieri alcuni banchetti di Italia Viva e Azione sono stati fatti oggetto di violenza.
Considero Giuseppe Conte e il linguaggio d’odio dei Cinque Stelle il mandante e il responsabile morale di qualsiasi cosa possa accadere ai nostri ragazzi in questa campagna elettorale.

E’ quanto dichiara Matteo Renzi nella sua rubrica Enews.

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