AgenPress. “Le politiche del governo Draghi non fanno altro che tutelare gli interessi delle grandi società energetiche, non certo quelli delle imprese e delle famiglie italiane. È assurdo voler affrontare questa situazione drammatica, senza mettere fine alle speculazioni in atto che stanno arricchendo le major di energia e gas e impoverendo il Paese”.
È quanto afferma Andrea Vallascas, deputato di Alternativa, che ha presentato un’interrogazione al ministro della Transizione ecologica in merito al caro-bollette e agli extra-profitti.
“La bolletta nazionale dell’energia elettrica – spiega Vallascas – è destinata a passare dai 43 miliardi del 2021 ai 100 miliardi a fine 2022. Siamo di fronte a una crisi energetica senza precedenti che si è abbattuta su famiglie e imprese non più in grado di fare fronte ai rincari”. “Rispetto all’anno scorso – aggiunge l’esponente di Alternativa – una famiglia media spende il 140 per cento in più. Mentre i costi per le imprese artigiane sono aumentati fino al 500 per cento, per l’energia elettrica, e di oltre il 1000 per cento per il gas.
Secondo una stima della Cgia di Mestre, sono oltre 4 milioni le famiglie a rischio povertà energetica che non riescono a pagare le bollette di luce e gas”. “Se da una parte il Paese si sta impoverendo – prosegue Vallascas – dall’altra, nulla è stato fatto per contenere le speculazioni che stanno arricchendo le società energetiche. È stato stimato che, tra settembre 2021 e marzo 2022, le società energetica hanno realizzato 40 miliardi di euro di extra-profitti da parte delle società energetiche. E tra le aziende italiane che hanno realizzato ingenti guadagni ci sono le due partecipate dallo Stato, Enel e Eni. Enel nel primo semestre 2022 ha registrato un aumento dei ricavi del 85,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre Eni ha chiuso un semestre con un utile netto salito di oltre sei volte (7,08 miliardi di euro) rispetto al primo semestre del 2021”.
“Di fronte a questa situazione – conclude Vallascas – il Governo non si può limitare alla politica dei ristori, ma deve mettere fine alle speculazioni, stabilendo un tetto al prezzo, separando il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas e imponendo un vero contributo straordinario sugli extra-profitti delle imprese dell’energia per abbassare le bollette a famiglie e piccole e medie imprese”.