AgenPress – Il tribunale amministrativo del Nordreno-Vestfalia ha deciso di non rimandare in Italia due richiedenti asilo perché nel nostro Paese “rischiano seriamente di subire trattamenti inumani e degradanti”. La sentenza riguarda due richiedenti asilo provenienti da Somalia e Mali che per il regolamento di Dublino sarebbero dovuti essere rimandati nel luogo di primo approdo competente per il loro procedimento d’asilo, l’Italia appunto. Nella motivazione della sentenza si fa riferimento al fatto che “entrambi i richiedenti non avrebbero accesso a una struttura di accoglienza e alle relative cure nel caso di un ritorno in Italia”.
“C’è il serio rischio che non siano in grado di soddisfare i loro bisogni più elementari per un lungo periodo di tempo se vengono trasferiti di nuovo in Italia”, si legge nella comunicazione pubblicata dal Tribunale sul suo sito. Lo scorso gennaio il tribunale superiore per lo stesso motivo aveva rifiutato il trasferimento in Grecia.