AgenPress. Enrico Michetti, candidato sindaco del centrodestra a Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione Restart 264 condotta da Aurora Vena e Lorenzo Capezzuoli Ranchi su Cusano Italia TV.
Riguardo ai suoi obiettivi. “La cosa principale in questo momento è creare un clima di pacificazione, se noi dobbiamo creare una situazione favorevole dobbiamo vivere in un ambiente sereno –ha affermato Michetti-. Laddove c’è contrapposizione, il provvedimento che andiamo a scrivere sicuramente deve accontentare una parte o l’altra, per cui si crea la discriminazione. La posizione ideologica deve essere aperta al dialogo, non deve essere un pregiudizio. Il Campidoglio dovrebbe diventare il luogo dove si aprono porte e finestre alle categorie, agli ordini, ai corpi intermedi, alle rappresentanze dei cittadini, deve essere una grande centrale d’ascolto, deve esistere un canale osmotico tra i desideri del cittadino e l’esercizio del potere da parte dell’autorità. Il dialogo con le forze operative nel mondo del lavoro deve porre al centro la ragionevolezza, dobbiamo trovare il modo per integrarci alla perfezione e questo si fa con il dialogo”.
Sul rapporto con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Non ho avuto modo di confrontarmi con il presidente della Regione, ma è chiaro che si dovrà collaborare con le istituzioni, non solo con la Regione, ma con tutti i comuni dell’area metropolitana. Bisogna mettere al centro gli interessi del cittadino, la politica non deve essere odio, perché i provvedimenti generati dalla politica dell’odio respirano quella ferocia e poi dovranno essere rimossi. Io non attacco nessuno, ho il massimo rispetto degli avversari che considero dei colleghi”.
Sul tema della legalità. “La legalità è al centro del sistema democratico, perché la legge promana dal popolo, la si approva per il tramite dei rappresentanti del popolo. Questa sovranità del popolo si esercita attraverso l’adozione della norma, chi non rispetta la norma non rispetta il popolo e la democrazia. Per questo io sarò sempre per la legalità, perché rispetto il popolo, la democrazia e la mia patria”.
Sul turismo. “Roma deve vivere di una visione, il sindaco deve avere le idee molto chiare sul futuro della città. Se noi vogliamo un città che esalti la sua cultura, la sua arte, la sua scienza, il suo essere capitale d’Italia, città dello sport, città dell’agricoltura, questa vocazione va tradotta in provvedimenti. Quando ciò accade la città ricomincia ad essere attrattiva. Noi abbiamo un’area vasta che non è soltanto Roma: Ostia, Tivoli, il tempio della dea Fortuna a Palestrina… Questo itinerario al mondo non ce l’ha nessuno probabilmente. E’ chiaro che dovremo creare dei rapporti trasportistici che siano coerenti con questa pianificazione, dovremo creare una città accogliente che accompagni il turista dal momento in cui parte dal suo Paese sino al momento in cui arriva nella città e sceglie il suo itinerario. Tutto ciò che sta nel raggio di un’ora da Roma è Roma. Oggi abbiamo i turisti che rimangono 2,3 giorni, è pochissimo. Prima i turisti venivano a pioggia, oggi li devi invitare. Per esempio, la Reggia di Caserta è raggiunta da un treno per pendolari che fa un sacco di fermate. La logistica è ciò che consente di dare al turismo una corsia preferenziale. Io immagino un treno che fa due fermate: Roma e Caserta, che quando entri nel treno con la multimedialità entri già nella Reggia, già si crea quel clima, avrai un’accoglienza di quel tipo e termini sui binari che arrivano alla Reggia e la Reggia ti si materializza davanti. E allora noi avremo un rapporto che sarà addirittura superiore a quello tra Parigi e la Reggia di Versailles”.