AgenPress. Per il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, “bene l’Ema sullo Sputnik, su temi così non vale la geopolitica ma la qualità del prodotto”.
L’Ema, l’agenzia europea per il farmaco, avvia infatti la valutazione del vaccino russo Sputnik V. E la Russia si dice pronta, una volta approvato, a fornirne 50milioni di dosi da giugno 2021. Comunque il portavoce della Commissione europea precisa che “al momento non ci sono colloqui per integrarlo nel portafoglio Ue, e anche se l’Ema dovesse raccomandarne l’approvazione, non c’è alcun obbligo da parte Ue di inserirlo nel portafoglio vaccini con un acquisto anticipato”.
Anche il capo dell’ufficio europeo dell’Oms, Hans Kluge, accoglie “favorevolmente” la notizia che l’Ema, agenzia europea del farmaco, sta per avviare una procedura rapida per la revisione del vaccino russo Sputnik V. “La Federazione russa ha un robusto e dimostrato passato nello sviluppo dei vaccini”.
“La scorsa settimana – dichiara Kluge – i nuovi casi di Covid-19 in Europa sono aumentati del 9% a poco più di un milione. Ciò pone fine a un promettente calo di sei settimane nei nuovi casi, con più della metà della nostra regione con un numero crescente di nuovi contagi”.
Nel contempo l’Unione europea è fiduciosa di poter vaccinare da qui all’estate tutti i cittadini europei. Lo sostiene il commissario Ue al mercato interno Thierry Breton, che ha la delega sui vaccini, al termine di un incontro con il nostro ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti: “a fine anno avremo – spiega Breton – una capacità produttiva di vaccini tra 2 e 3 miliardi, l’Europa sarà il primo continente per produzione”.
L’industria farmaceutica italiana è pronta a dare il suo contributo, spiega Giorgetti, secondo il quale ci sono elementi che delineano un futuro, circa l’offerta e la produzione di vaccini su base italiana e europea “che possa ispirare fiducia”, e annuncia che sono previsti provvedimenti che permettano lo stanziamento di 400-500 milioni per un polo nazionale di fabbricazione dei vaccini.
“Bene fa il ministro Giorgetti – dichiara il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana- a portare avanti un’attività per cercare di rendere l’Italia autonoma nella produzione dei vaccini, in quanto temo che con la pandemia dovremo convivere ancora a lungo, forse anni”.