AgenPress – “In Italia resta, al momento, l’indicazione di effettuare la seconda dose, ovvero il richiamo, del vaccino Pfizer-BioNTech dopo 21 giorni dall’inoculazione della prima. Ciò sulla base delle attuali indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa e degli studi disponibili”. Così Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts).
“Al momento stiamo alle indicazioni dell’Aifa che ci dice che, in base agli studi disponibili, l’efficacia del vaccino è garantita quando la seconda dose è somministrata a 21 giorni dalla prima. E specifica inoltre che sono ottenibili fino a sei dosi per flacone”.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha raccomandato che tra una dose e l’altra di vaccino “in circostanze eccezionali” si può aspettare fino a sei settimane. Per l’Agenzia dell’Onu le circostanze eccezionali sono rappresentate da “problemi di fornitura” e “situazione epidemiologica grave”. “E’ possibile – ha precisato Richeldi – che anche ad una distanza di 42 giorni per il richiamo sia garantita l’efficacia del vaccino, ma non è questa l’attuale indicazione dell’Aifa e non prevedo che a breve questa sia modificata”.