Protesta Ospedale Lipari guidata da malati di distrofia muscolare

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AgenPress. “Noi non andiamo via, dopo la morte di Lorenza i riflettori non si spengono. L’ospedale di Lipari deve garantire l’assistenza necessaria e il diritto alla salute”. E’ il videomessaggio, diffuso dal presidio dei manifestanti all’interno dell’unico nosocomio di tutte e sette le isole Eolie.

A parlare è Sandro Biviano, cugino della povera Lorenza Famularo morta, qualche giorno fa, a soli 22 anni e uno dei quattro fratelli malati di distrofia muscolare progressiva, già noti alle cronache per l’occupazione, con una la tenda, in Piazza Montecitorio, nel 2015.  Sandro Biviano, nonostante le sue condizioni sta conducendo anche questa battaglia per l’ospedale della sua isola, sulla sua sedia a rotelle, giorno e notte.

Con la sorella Palmina, anch’ella sofferente, ha guidato il corteo dei mille, ieri occupando il pontile degli aliscafi. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo la grossa protesta e i disagi per i turisti di ieri (ritardi nelle partenze degli aliscafi e perdita di coincidenze per i turisti) ha garantito che nei primi giorni della prossima settimana invierà nell’isola l’assessore Ruggero Razza ma il presidio dei manifestanti non lascerà l’ospedale fino a quando non si avranno impegni concreti. in Parlamento, frattanto, giace da qualche anno il disegno di legge sulle isole minori che potrebbe risolvere i problemi sanitari e non solo, in tutte le piccole isole italiane, veri e propri tesori del belpaese.

Peppe Paino, Direttore giornaledilipari.it

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