Agenpress – L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) San Raffaele di Roma, con sede alla Pisana, con una nota stampa, in relazione alle notizie sull’origine del contagio di alcuni pazienti ed operatori si difende smentendo “che ne sia stata accertata la effettiva provenienza ed in particolare che siano stati i propri operatori la causa della diffusione del virus all’interno della struttura in quanto è ancora in corso l’indagine epidemiologica alla quale la Direzione sanitaria sta prestando la massima collaborazione”.
La struttura è stata chiusa con cordone sanitario e si indaga sull’origine dei contagi. “L’Irccs smentisce che siano stati i propri operatori la causa della diffusione del virus all’interno della struttura in quanto è ancora in corso l’indagine epidemiologica. Contrariamente a quanto riportato nelle comunicazioni regionali sembra emergere un’origine derivata dall’invio di pazienti già positivi da parte di alcuni presidi ospedalieri”. Diversa la posizione della Asl Roma 3: “Al momento è probabile che il caso indice del focolaio sia riferibile ad alcuni operatori della struttura. Tuttavia si attendono le conclusioni dell’indagine epidemiologica”.
“Pur non intendendo scendere in sterili ed inutili polemiche e contrapposizioni strumentali – scrive il San Raffaele alla Pisana (zona Ovest della Capitale) – ribadisce che, contrariamente a quanto riportato nelle comunicazioni regionali, dai dati in possesso della struttura e messi a disposizione della Asl sembra emergere una origine derivata dall’invio di pazienti già positivi da parte di alcuni presidi ospedalieri come appare possibile anche dagli approfondimenti che sarebbero stati disposti dalla Asl nei confronti di tali presidi.
Ogni illazione e conclusione mediatica appare quindi del tutto prematura, pretestuosa e fuorviante. Quanto infine alla citazione nei comunicati e dichiarazioni regionali in merito a presunte “negligenze” della struttura si precisa nuovamente che al contrario sono state scrupolosamente rispettate ed applicate tutte le disposizioni nazionali e regionali emanate al fine della protezione dei pazienti ed operatori dal rischio contagio da Covid 19.
Di tali misure rigorosamente rispettate è già stata fornita piena evidenza fattuale e documentale alla Asl RM 3. L’Irccs San Raffaele di Roma confida, pertanto, che l’indagine epidemiologica in atto ed alla quale pienamente collabora potrà dimostrare la correttezza dell’operato dell’Istituto, smentendo così tali generiche e non dimostrate affermazioni regionali ampiamente riportate da tutti i media con piena riserva della tutela in ogni sede dell’immagine e dell’onore dell’Istituto e dei suoi operatori ai quali va il ringraziamento più sentito per l’abnegazione e lo spirito di servizio e sacrificio sin qui dimostrato”, conclude la nota.
I casi di positivi al Coronavirus sono al momento 37 e l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha specificato che: “Sono stati effettuati circa 700 tamponi tra pazienti, operatori e soggetti esterni. Siamo in attesa dell’esito degli ultimi tamponi “. Previsti duemila tamponi da effettuare e l’assessore D’Amato ha anche detto che: “Ci sarà un’inchiesta per fare chiarezza”.
Undici i nuovi casi positivi nel Lazio, dove ieri sono decedute 2 persone e 14 sono guarite per un totale di 2690 attuali positivi, 760 deceduti, 4362 guariti e 7812 casi esaminati.