Regione Lazio. Mafie: alla Pisana incontro su legalità con Enti Locali ed Avviso Pubblico

AgenPress. Si è svolto ieri pomeriggio, presso la Sala Etruschi del Consiglio regionale del Lazio, l’evento su trasparenza e legalità negli enti locali, che ha visto la presenza di numerosi amministratori e amministratrici dei diversi Comuni della Regione, accanto ai rappresentanti dell’Associazione Avviso Pubblico, la rete di enti locali creata nel 1996 per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Ad introdurre i lavori, è stato l’intervento della presidente della XIII Commissione consiliare “Trasparenza e pubblicità”, la consigliera Marta Bonafoni: “Il senso di questo appuntamento è riuscire ad avvicinare amministratori e amministratrici, favorire quello scambio e quell’incontro che siamo convinte sia il migliore antidoto anche alla solitudine che troppo spesso caratterizza il mandato nelle città e nei comuni, soprattutto quando si ha a che fare con il compito di garantire trasparenza e legalità all’azione politica e amministrativa.
Lo abbiamo organizzato in questa settimana, non è una scelta casuale: nei prossimi giorni proprio a Roma ci ritroveremo in tante e tanti per celebrare insieme a Libera e a tante associazioni la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Anche per questo, abbiamo scelto di coinvolgere una realtà importante come Avviso Pubblico, che è un’associazione che nella nostra Regione è ancora troppo poco conosciuta rispetto al prezioso lavoro che svolge a livello nazionale e anche sui nostri territori”.
“Il Lazio nel 2023 ha registrato un aumento record delle interdittive antimafia: oltre sei volte, da 13 del 2022 a 82 del 2023, il dato maggiore registrato tra le regioni – ha aggiunto Eleonora Mattia, Vicepresidente della I Commissione Antimafia alla Pisana – Dati che ci confermano l’urgenza di potenziare gli strumenti di contrasto alle mafie e di far sentire la presenza dello Stato soprattutto nei territori più vulnerabili, come i comuni di Anzio e Nettuno, entrambi sciolti per infiltrazioni mafiose e commissariati. Già nei mesi scorsi abbiamo portato in seduta congiunta le Commissioni Antimafia di Consiglio regionale e Parlamento ad Anzio. Come allora ribadiamo l’importanza di sciogliere il velenoso intreccio tra politica e criminalità organizzata e auspichiamo che il Tribunale di Velletri emetta al più presto la sentenza di incandidabilità, con l’elenco degli esponenti politici delle giunte di Anzio e Nettuno, in modo da dare le coordinate necessarie all’opinione pubblica per individuare, entro le prossime elezioni europee 2024, ormai alle porte, una classe politica in grado di instaurare un nuovo patto di rappresentanza basato sui valori di legalità e rinascita socioculturale”.
Nel corso dell’evento sono intervenuti anche la consigliera delegata alla Trasparenza della Città Metropolitana di Roma Capitale Tiziana Biolghini, il presidente di ANCI Lazio Riccardo Varone e l’assessore al Patrimonio e Politiche abitativa di Roma Capitale Tobia Zevi.
“Prima di tutto ci tengo a ringraziare il Consiglio regionale del Lazio, la Commissione Trasparenza e Pubblicità e la Commissione regionale Antimafia, per aver organizzato questa iniziativa.” Ha dichiarato Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico, nell’ambito dell’incontro organizzato dal Consiglio Regionale del Lazio per presentare le attività dell’organizzazione nazionale contro le mafie e corruzione nata nel 1996. “Per Avviso Pubblico è importante poter far conoscere una rete che è composta da 578 enti, 15 nel Lazio, tra cui la Regione e il Comune. L’incontro di oggi, in particolare, è finalizzato a presentare una serie di buone e concrete prassi, testimonianti la presenza di una buona politica e di una buona amministrazione che rappresentano gli strumenti efficaci e sostanziali per combattere mafie e corruzione.
Auspico che la sensibilità mostrata dalla Regione Lazio nel trovarsi qui, a ridosso di una giornata significativa come il 21 marzo, porti la rete di Avviso Pubblico a rafforzarsi a livello regionale, considerato che nel territorio laziale la presenza delle mafie è particolarmente importante e la lotta per contrastarla non può essere delegata solo alle forze della magistratura e di polizia.”
 
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