Cortei pro-Palestina. Questura Firenze: non autorizzato fino al Consolato. Sap: “se si può fare ciò che si vuole, noi a casa”

AgenPress – Per il corteo pro Palestina a Firenze i Cobas avevano presentato un preavviso per una manifestazione da piazza Santissima Annunziata a piazza Ognissanti per poi inizialmente tornare indietro poi convenendo di chiudere lì la manifestazione. Le cariche sono scattate poi quando i partecipanti al corteo, arrivati in piazza Ognissanti, hanno cercato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per dirigersi verso il consolato Usa, che si trova non distante. E’ quanto si spiega dalla questura di Firenze in merito ai fatti accaduti stamani.

“Se si vuole sostenere che nelle manifestazioni di piazza sia possibile fare tutto ciò che si vuole sull’altare della libertà di espressione allora non serve il servizio d’ordine, noi stiamo bene anche a casa, ci vadano questi ‘soloni’ a tutelare l’ordine pubblico”,  afferma in una nota, il segretario generale del Sap Stefano Paoloni in riferimento a quanto accaduto oggi ai cortei pro Palestina a Pisa e Firenze.

“Sono diversi – afferma – gli esponenti politici e istituzionali che dopo le manifestazioni di Firenze e Pisa, dove sono state violate le prescrizioni e il personale di servizio è dovuto intervenire, stanno aggredendo verbalmente e delegittimando l’operato delle forze dell’ordine. Si tratta di comportamenti assolutamente irresponsabili che rischiano solo di provocare il caos”.

“Le forze dell’ordine non hanno colore politico e non devono essere strumentalizzate, si sia consapevoli che diversamente si mette a rischio la sicurezza del Paese e anche quella di manifestare”, aggiunge Paoloni secondo cui “aggredire verbalmente le forze dell’ordine significa legittimare i violenti. La polemica politica si faccia in altri luoghi e in altri contesti. In questo modo si mette a rischio la vita e la sicurezza degli operatori su strada”.

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