Omicidio Primavalle, Serra (ex prefetto di Roma): “Sono d’accordo con Nordio sull’immediatezza del processo”

AgenPress. Achille Serra, ex prefetto di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Ilaria Sambucci su Radio Cusano Campus.

Sull’omicidio di Primavalle, il padre di Michelle afferma: “Se lo Stato non fa giustizia ci sarà la giustizia di strada”. “Queste parole non mi suonano nuove. Quando un genitore ha un dolore così profondo, viene colpito nel cuore della sua famiglia, senza nessuna logica, allora io credo che sia consentito dire tutto. D’altra parte le leggi furono fatte dai latini per prime, perché i cittadini non venissero alle armi. In parte condivido ciò che ha detto il padre, certamente non si può fare un’accusa alle forze dell’ordine, non può essere un agente o un carabiniere in un appartamento mentre un tizio accoltella una brava ragazza. Sono d’accordo con ciò che sta facendo il ministro Nordio che sta tentando di fare una riforma giusta. Io credo nell’immediatezza del processo. Perché non gli si fa un processo subito a questo tizio, dandogli una sentenza giusta? Immediatamente il processo, immediatamente in carcere, immediatamente la certezza della pena. I gradi del processo nel nostro Paese sono troppi, così la giustizia diventa lenta e i criminali lo sanno. Il tizio che va a rubare sa benissimo che tra 20 anni pagherà forse 6 mesi di carcere o forse no. In tutti i Paesi ad alto tasso di democrazia, c’è un grado di giudizio, poi se emergono altre prove ci sono altri gradi altrimenti no”.

Sul disagio e la devianza sociale. “Le periferie sono abbandonate da anni e c’è il rischio che esplodano come sta avvenendo in Francia. Per quanto riguarda la devianza, sul fenomeno dell’immigrazione, per cui l’Europa non ci aiuta per niente, è necessario prendere provvedimenti. Se mia figlia stasera non avesse da mangiare e mi offrissero un panino, io me lo prendo perché mia figlia devo saziarla. Se arrivano tanti immigrati aumenta la criminalità, questo è un dato di fatto, se non si capisce questo non si risolve il problema. Questo comporta spaccio di droga, maggiori furti, è necessario porre un freno a questa cosa. Per quanto riguarda i giovani in periferia, servono centri di aggregazione, oggi la periferia è abbandonata a se stessa, è un fatto europeo se non mondiale. Telecamere di sorveglianza? Ben vengano, ma non possono stare in ogni strada, né possono stare in un appartamento. Serve illuminazione nelle strade, le strade devono essere illuminate. Io ho sempre rifiutato le scorte, perché si tratta di uomini da recuperare per metterli in strada. Ho visto dieci giorni fa un senatore che ha avuto un ruolo negli anni 80 con due auto di scorta più la sua, non è possibile”.

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