Undici paesi in Europa riconoscono lo Stato Palestinese. A livello mondiale 144 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite

AgenPress –  Spagna, Irlanda e Norvegia (che non fa parte dell’Unione Europea), Svezia,  Malta, Cipro, Polonia, Ungheria, Cechia, Slovacchia, Slovenia, Romania e Bulgaria riconoscono lo Stato palestinese.

Il primo ministro sloveno, Robert Golob in una nota diffusa dal suo ufficio, ha ricordato come Lubiana abbia già avviato, un paio di settimane fa, la procedura parlamentare per il riconoscimento della Palestina, che dovrebbe essere formalizzato entro metà giugno. L’auspicio è che, si legge ancora nella nota, possano presto seguire queste orme altri Paesi e Stati membri dell’Unione europea. Il primo ministro è convinto che solo la soluzione a due Stati possa risolvere la questione israelo-palestinese e portare stabilità e pace duratura in Medio Oriente.

Nel 1999 l’Unione europea si dichiarò pronta a “riconoscere uno Stato palestinese a tempo debito”, come scritto nelle conclusioni del Consiglio europeo di Berlino. A livello mondiale, lo Stato di Palestina è a questo punto riconosciuto da 142 Paesi, circa il 70% dei membri delle Nazioni Unite: quasi tutta l’Asia, l’Africa e l’America Latina. Tra i Paesi che non lo fanno, mantenendo comunque relazioni diplomatiche con l’Autorità Nazionale Palestinese ci sono invece Stati Uniti, Canada, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda e Italia. Il 10 maggio scorso l’Assemblea Onu ha votato una risoluzione affermando che la Palestina è “qualificata a diventare Stato membro” con 143 voti a favore, 25 astenuti (Italia compresa) e nove contrari, tra cui gli Usa.

 

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