Ucraina. Rapporto Coop, italiani piĆ¹ filoputiniani d’Europa. Per 1 su 3 Ue e Usa responsabili della guerra

AgenPress –Ā Ā  La doppia dipendenza dellā€™Europa dallā€™area del conflitto (il gas dalla Russia e le commodities alimentari da Ucraina e Russia) ha fatto impennare lā€™inflazione. In Italia il dato a doppia cifra del +7,8% nel 2022 ci fa ritornare indietro di 40 anni (era al +9,2% nel 1985) e da allora a oggi mai aveva toccato tale picco;Ā per alcuni segmenti di consumo la macchina del tempo dei rincari segna date ancora piĆ¹ lontane. CosƬ lā€™incremento dei prezzi per le spese di abitazione e utenze torna ai livelli del 1980 o per i trasporti si ritorna indietro fino al 1984. 2.300 euro ĆØ la perdita media del potere dā€™acquisto delle famiglie stimata per il 2022, tanto peggio se si vive da soli.

Sopravvissuti al Covid, ma attoniti e circospetti, perennemente in allerta gli italiani non minimizzano affatto le tensioni economiche e sociali, ma pongono al primo posto delle loro preoccupazioni lā€™emergenza generata dalla crisi climatica. Il 38% ritiene che il prossimo accadimento epocale sarĆ  dovuto proprio al climate change, il 56% pensa che questa emergenza debba avere la massima prioritĆ  a livello nazionale e internazionale ed ĆØ ancora la preoccupazione ambientale ad avere il maggiore impatto sul loro stato dā€™animo; lo afferma il 39%, ben 11 punti percentuali in piĆ¹ rispetto ai timori generati dalla guerra in Ucraina.Ā I temi ambientali arrivano prima anche della pur temuta inflazione (almeno per il momento).

PerĆ² se da un lato la larga maggioranza del campione continua a mostrare comportamenti ecologicamente corretti e fa del non spreco la propria religione, messi di fronte a una questione impellente come la ricerca di energia alternativa, rispettivamente il 67% e il 40% degli intervistati opta come exit strategy solo su energia solare e eolica, e neanche uno su tre si dichiara favorevole alle centrali nucleari. Dā€™altronde la questione energetica bussa con estrema insistenza alla porta dā€™Italia e dā€™Europa e benchĆ© sia un allarme condiviso, ĆØ un fatto che pesi tanto piĆ¹ sul nostro Paese dove commercialmente ma anche ideologicamente la Russia gioca il ruolo di convitato di pietra.

Se infatti il valore dellā€™interscambio commerciale si attesta nel 2021 su 25 miliardi di euro (+12% rispetto al 2017) e sempre nello stesso anno pre-guerra e pre-sanzioni gli investimenti diretti degli italiani in Russia ammontavano a 11,5 miliardi di euro, sono gli italiani a dichiararsi i piĆ¹ filoputiniani dā€™Europa convinti piĆ¹ di tutti gli altri europei che la stessa Ue e gli Usa siano i maggiori responsabili dello scoppio del conflitto (lo pensa il 27% del campione rispetto a un 20% di tedeschi e a un esiguo 5% di inglesi) e persino i maggiori ostacoli alla pace (lo afferma il 35%).

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