Indignazione dell’Ordine degli Ingegneri di Roma verso Deloitte: svilita la professione

AgenPress. L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma esprime un profondo dissenso per la richiesta di Deloitte, gestore della cessione del credito nell’ambito delle procedure del Superbonus per conto di IntesaSanPaolo e altri istituto di credito, di far produrre ai professionisti tecnici entro il 30 di settembre dei video che dimostrino, “a supporto delle asseverazioni”, di aver realizzato almeno il 30% dei lavori correlati ai bonus. Solo così i tecnici potranno avere accesso agli importi vantati per il proprio operato.

La società ha previsto di inserire nella sua piattaforma “Deloitte banca e cessione del credito” un video per ogni asseverazione rilasciata. La pubblicazione del video è finalizzata a riconoscere la cessione del credito per Bonus edilizi e Superbonus. Nel video, della durata di 5 minuti, devono essere ripresi sia l’immobile sia il tecnico che dovrà indicare anche gli importi e gli interventi asseverati.

L’ulteriore gravame richiesto da Deloitte va ad appesantire, senza motivazione o obbligo di legge, l’iter delle procedure, svilendo sempre di più chi svolge con serietà la professione.

Come ingegneri siamo indignati, perché dopo l’asseverazione, la sottoscrizione di una polizza specifica a copertura della quota del Sal verificata anche da Enea, l’obbligo dell’invio di una pec ai committenti e all’impresa contenente dichiarazioni e documentazione probatoria possibile (foto, sal, dichiarazioni del professionista, libretto delle misure), sono richieste ulteriori ingiustificate “rassicurazioni”.

Il comparto delle costruzioni è sempre più schiacciato dalle modifiche al meccanismo di cessione del credito per i bonus edilizi. Dopo il boom in avvio, la macchina si è inceppata. Il volume delle attività svolte ha superato le aspettative e il blocco della cessione dei crediti edilizi ha paralizzato il mercato, che, se caricato di ulteriori orpelli, non si riprenderà mai più, visto il difficile contesto storico in cui viviamo.

L’azione di Deloitte impatta sull’organizzazione del nostro lavoro con ricadute anche sulle regole deontologiche. Subiamo una perdita della dignità professionale e siamo costretti a svilirci, per poter essere retribuiti. Nessun provvedimento dovrebbe mai impoverire la professionalità altrui.

L’Ordine di Roma, a tutela della professione e della deontologia della categoria,  fa appello, insieme al CNI e agli oltri ordini professionali, a Deloitte di eliminare questo ulteriore onere della prova e porterà le istanze degli ingegneri nelle sedi competenti.

Dichiarazione dell’Ing. Massimo Cerri Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma

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