Giappone. Fumio Kishida nuovo primo ministro. Si attende la lista dei ministri

AgenPress – Fumio Kishida si è ufficialmente insediato come nuovo primo ministro del Giappone, succedendo a Yoshihide Suga che si è dimesso dopo appena un anno in carica.

Kishida, 64 anni, ha vinto la corsa per guidare il Partito Liberal Democratico (LDP) al governo la scorsa settimana.

Affronterà una serie di problemi difficili, tra cui la ripresa economica post-pandemia e le minacce dalla Corea del Nord.

Spera anche di aiutare il suo partito a riguadagnare popolarità dopo la sua impopolare spinta ad ospitare le Olimpiadi di Tokyo.

Suga si era dimesso dalla carica di primo ministro dopo un anno in carica a causa del crollo delle valutazioni dei sondaggi causato dalla gestione della pandemia.

L’attuale legislatura in Giappone scade il 21 ottobre e secondo i media nipponici Kishida potrebbe optare per la data delle elezioni il 31 ottobre, anticipando di una settimana la data previste fino a ieri.

In questo modo la Camera bassa verrebbe sciolta il 14 ottobre e le campagna elettorale partirà il 19 ottobre. Con circa il 60% della popolazione del Sol Levante vaccinata e la curva dei contagi da Covid in diminuzione Kishida dovrà cercare di evitare un’ulteriore ascesa delle infezioni in linea con l’allentamento delle restrizioni per le attività commerciali, a l’imminente apertura delle frontiere.

Durante la campagna elettorale per le primarie del partito, Kishida ha promesso un piano di stimolo dell’economia del valore di ‘centinaia di miliardi di yen’ da qui a fine anno, per far fronte alla problematiche della pandemia, con un approccio che dovrà tenere conto delle disparità emergenti, distanziandosi dalla teoria economica coniata ‘Abenomics’ dalle precedenti amministrazioni.

Una congiuntura che secondo il nuovo premier ha contribuito al consolidamento degli utili societari e l’aumento delle valutazioni del mercato azionario, ma poco ha fatto a migliorare i redditi dei lavoratori.

I nuovi membri del gabinetto sotto Kishida dovrebbero essere annunciati più tardi oggi.

“Penso che sarà un nuovo inizio nel suo vero senso”, aveva detto in precedenza ai giornalisti. “Voglio affrontare le sfide con una forte volontà e una ferma determinazione per affrontare il futuro”.

Favorevole a una forte alleanza con gli Stati Uniti e preoccupato per l’espansionismo militare della Cina, Fumio Kishida, ex ministro degli Esteri uscito vincitore dal voto per la leadership del Partito Liberal-democratico, è il prossimo primo ministro del Giappone: è stato confermato nella carica dal Parlamento giapponese, di cui il partito di governo controlla entrambe le Camere.

Con una vasta esperienza diplomatica e proveniente da una famiglia di politici di Hiroshima, è considerato come un moderato all’interno del partito per la sua campagna contro le armi nucleari, ma nelle scorse settimane ha mostrato toni forti sui temi più scottanti di politica estera, a cominciare dalla Cina, il principale nodo da sciogliere: la questione di Taiwan, su cui Pechino rivendica la sovranità, sarà “il prossimo grande problema” del Giappone, ha già detto Kishida, che punta a rafforzare le misure di Difesa contro le minacce provenienti da Cina e Corea del Nord.

  • Kishida, 64 anni, proviene da una famiglia politica. Sia suo padre che suo nonno erano membri della Camera dei rappresentanti del paese
  • È diventato il ministro degli Esteri più longevo del dopoguerra, ricoprendo la carica dal 2012 al 2017
  • Nativo di Hiroshima, si oppone all’uso delle armi nucleari, visto l’impatto sulla sua città natale
  • Kishida ha organizzato la visita del presidente Barack Obama nel 2016 a Hiroshima, la prima visita alla città bombardata da un presidente degli Stati Uniti in carica
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