Elezioni. Renzi contro Conte, ha piĆ¹ scorte di me ed usa un linguaggio politico di stampo mafioso

AgenPress – “C ĆØ una cosa che non permetto a Conte, di evocare la violenza fisica. Non ĆØ l’atteggiamento di un uomo delle istituzioni, ĆØ un linguaggio tipicamente mafioso”. Lo dichiara Matteo Renzi, intervenendo nel corso di un’iniziativa elettorale a Lamezia Terme. “Le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che compongono le scorte sono persone a cui deve andare il nostro grazie. E lo dico in una terra in cui ci sono magistrati che rischiano la vita ogni giorno. Conte ha piĆ¹ scorte di me, non ci vedo niente di male. Gli ex presidenti del Consiglio hanno la scorta perchĆ© un ex premier ĆØ un pezzo delle istituzioni. Giocare la carta delle minacce dimostra che non hai niente a cui aggrapparti, hai paura a parlare di politica”.Ā 

“Considero Giuseppe Conte e il linguaggio d’odio dei Cinque Stelle il mandante e il responsabile morale di qualsiasi cosa possa accadere ai nostri ragazzi in questa campagna elettorale”, scrive poiĀ  nella sua Enews. “Nel giorno in cui vado a Palermo, mi invita a ‘venire senza scorta’. Non so se ci rendiamo conto della violenza verbale di questa minaccia. Conte ha la scorta come me, piĆ¹ di me.

Viviamo scortati per esigenze di sicurezza e per metterci al riparo da qualche pazzo esagitato. Un premier che dice ‘rinuncia alla scorta e vieni a Palermo a parlare di reddito di cittadinanza’, usa un linguaggio politico di stampo mafioso. Non ĆØ un caso che, da ieri, i miei social sono pieni di minacce di morte e di violenza fisica. Se il leader dice in TV ‘vieni in piazza senza scorta’ in tanti si sentono autorizzati a scrivere ‘Bastardo, te la faremo pagare’.

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