Di Battista. M5S cambiato, se avesse tenuto la barra dritta, non avremmo oggi Draghi premier

AgenPress – “Sono uscito dal M5s perché io non ho cambiato la linea, i vertici del Movimento l’hanno cambiata e sono convinto che se il M5s avesse tenuto la barra dritta oggi Draghi non sarebbe premier. Fatto sta però che loro hanno preso altre decisioni”. Così Alessandro Di Battista durante la prima tappa del suo tour “Su la testa”.

“Il popolo è dilaniato: prima esisteva un contenitore nato dalla genialità di Beppe e Gianroberto. E facile rifarne un altro? Io credo che la cosa più facile sia riavvicinarsi, rincontrarci, il vero tour lo stiamo ancora organizzando e penso che dovremo farlo nelle piazze. Penso che ci sia tanta brava gente che non abbassa la testa e capisce che è in corso la santificazione di chi smantella i diritti sociali ed economici”.

“Non so che faremo nel futuro: io ho dato un contributo anche dicendo dei no. Cosa che non è stata semplice, ma non potevo fare diversamente. È stato un dolore immane lasciare il Movimento perché è stato un grande amore della mia vita, ma adesso vinta non gliela voglio dare. Vediamo cosa riusciamo a fare, vediamo come va questo tour, perché i grandi cambiamenti li fanno le persone. Io ho zero nostalgia del palazzo. Però – ripete Di Battista – non gliela voglio dare vinta”.

“Vedo che questo è un paese sull’orlo del fallimento che viene tenuto in vita, come Mps, per far continuare a mangiare alcune persone. Anche in Parlamento vedo persone che firmano leggi indigeribili per poter rimanere in parlamento. Ci sono tane battaglie da fare. Io in maniera onesta voglio provare a dare un contributo, coinvolgere persone oneste, come Villaorsa che ha fatto il sottosegretario e il suo posto è stato preso da Durigon. E tanti altri perché ci sono bravissime persone nel M5s” ha detto Di Battista che ha concluso: ” Mi manca la politica ma non mi manca il palazzo. Mi sento responsabile come cittadino a provare ad accendere i riflettori su determinate battaglie: se questo si potrà trasformare in qualcosa di diverso lo vedremo”.

 “Il reddito di cittadinanza, così decisivo durante l’emergenza pandemica, iniziano a smantellarlo, facendo ad esempio in modo che una parte se lo prendano anche le aziende che assumono , ma anche quelle che assumono part time e a tempo determinato, ha detto ancora. “Il governo Conte uno, nonostante la Lega, ha fatto misure migliori. Fatto sta che riforme come il decreto dignità è stato smantellato così come è stato smantellato il cashback, il Superbonus , la riforma Bonafede e, di fatto, la riforma della riforma Fornero, che quindi ora sta tornando. Tutto torna…” .

 

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie