Birmania. Giustiziati quattro attivisti pro democrazia. Erano stati condannati con una sentenza a porte chiuse

AgenPress – Quattro attivisti birmani per la democrazia sono stati giustiziati per aver collaborato a organizzare “atti terroristici”: si tratta delle prime esecuzioni di prigionieri politici dagli anni Ottanta. Lo hanno riferito oggi i media statali in Birmania, dove dal febbraio del 2021 è al potere la giunta militare che ha spodestato il governo democratico guidato da Aung San Suu Kyi. I quattro attivisti giustiziati son l’ex parlamentare e artista

Le esecuzioni, dettagliate nel quotidiano statale Mirror Daily, sono state eseguite nonostante le richieste di clemenza in tutto il mondo per i quattro prigionieri politici, compresi gli esperti delle Nazioni Unite e la Cambogia, che detiene la presidenza di turno dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico.

I quattro sono stati giustiziati “secondo le procedure legali” per aver diretto e organizzato “atti violenti e disumani complici di omicidi terroristici”, ha riferito il quotidiano. Non ha detto quando sono state eseguite le esecuzioni.

Il governo militare ha rilasciato una breve dichiarazione a conferma del rapporto mentre la prigione in cui erano detenuti gli uomini e il dipartimento carcerario hanno rifiutato commenti.

Aung Myo Min, ministro dei diritti umani per il governo di unità nazionale, un’amministrazione civile ombra costituita fuori dal Myanmar dopo che i militari hanno preso il potere nel febbraio 2021, ha respinto le accuse secondo cui gli uomini sarebbero stati coinvolti in violenze.

“Punirli con la morte è un modo per dominare il pubblico attraverso la paura”.

Phyo Zeya Thaw (in foto) – che nel 2015 era stato eletto nelle fila della Lega nazionale per la democrazia di Aung San Suu Kyi – era stato condannato per aver organizzato alcuni attacchi armati contro le forze di sicurezza. Kyaw Min Yu, invece, era stato giudicato colpevole

I quattro attivisti giustiziati erano stati condannati in un verdetto a porte chiuse lo scorso agosto, e a giugno il loro ricorso in appello era stato respinto. Secondo il servizio in lingua birmana dell’emittente Voice of America, sono almeno 113 gli attivisti in attesa di esecuzi

Si calcola che almeno 2mila persone siano state uccise dal regime dal colpo di stato del febbraio 2021. Un conteggio esatto delle vittime è reso impossibile dal fatto che la resistenza armata si è spostata nelle campagne, unendosi in molti casi alle milizie etniche impegnate da decenni in conflitti con l’esercito centrale, che nega loro maggiore autonomia nelle zone di conf

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