Rsa. Procura Brescia apre 9 procedimenti. Il Trivulzio “agghiacciante quadro di malasanità”

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Agenpress – Sono nove i procedimenti aperti dalla Procura di Brescia in ordine a morti per sospetto coronavirus. Sei di questi derivano da esposti del Codacons, uno riguarda una Rsa, gli altri due derivano da esposti presentati da persone che hanno perso i loro congiunti. Le ipotesi di reato, per ora a carico di ignoti, sono di epidemia colposa e omicidio colposo. L’iscrizione, da quanto si è saputo, è stata decisa ieri dopo una riunione in videoconferenza tra il procuratore aggiunto Carlo Nocerino e i suoi colleghi. La provincia di Brescia è quella tra le più colpite dalla diffusione del Codiv-19.

Al Pio Albergo Trivulzio è stata “una ispezione che ci faccia comprendere come mai lì siamo arrivati a un numero di decessi così grande. L’ispezione è già conclusa”, ha detto la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa.

Alessandro Azzoni, ha creato il Comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio e sta raccogliendo quotidianamente denunce e testimonianze di parenti dei pazienti della più grande rsa di Milano dove “si sta assistendo alla cronaca di una serie di morti annunciate”.

Azzoni parla di “un agghiacciante quadro di malasanità”, del quale ne parla anche l’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità. “Un massacro”,  appunto, con centinaia, probabilmente migliaia di morti nelle case di cura – mancano dati specifici, a differenza ad esempio della Francia -, di cui il Pio Albergo Trivulzio di Milano è solo il caso più eclatante.

A dirlo Ranieri Guerra definendo quanto è accaduto e sta ancora accadendo agli anziani colpiti da Covid 19 nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) in Italia. Un atto d’accusa da chi è anche consulente del ministro della Salute, ma che come direttore generale aggiunto dell’Oms chiede conto proprio al governo di “cosa è successo e come mai”.

 

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