AgenPress. Una lettera rinvenuta nel computer di Tiziano Renzi, inviata al figlio, accusa Marco Carrai e “tutta la banda Bassotti (Bonifazi, Boschi e Bianchi)” di aver lucrato senza ritegno”.
“Ora tu hai l’immunità, non esiste più il rischio che tramite me arrivino a te. Spero che inizi una nuova stagione di lotta per i valori che hanno animato la nostra vita“.
“In questi anni ho avuto la netta percezione, la certezza, di essere considerato un ostacolo e comunque un fastidio. Riguardo al tuo auspicio che vada in pensione devo con forza affermare che in pensione mi ci manda il buon Dio non te“.
“Questa vicenda – scrive Tiziano Renzi – mi ha tolto la capacità di relazione. Tutti quello che hanno avuto rapporti con me sono stati attenzionati.
La Lettera è stata depositata dalla Procura di Firenze nel procedimento contro Tiziano Renzi e la moglie, imputati per la bancarotta di tre cooperative. I difensori ne avevano reclamato l’inammissibilità, ma il tribunale ha rigettato l’istanza.