AgenPress. “Checché ne dica Meloni il suo partito negli ultimi anni ha lavorato sistematicamente per smantellare l’accesso all’aborto nelle Regioni che governa”, così in una nota Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali Italiani e Vittoria Loffi, responsabile della campagna Libera di Abortire.
“Sappiamo che le Regioni hanno dei poteri molto ampi in materia di sanità e laddove sono governate da Fratelli d’Italia il diritto di aborto sancito dalla legge 194 viene smontato pezzo per pezzo ormai da anni.
Nelle Marche, ma anche in Piemonte e in Abruzzo, i governatori hanno deciso di non applicare le linee guida sull’aborto farmacologico, così come è documentato dalla relazione del ministero della Sanità, che è una delle due modalità di accesso al diritto. Sono state approvate delle mozioni che finanziano nero su bianco associazioni pro vita volte a impedire o a dissuadere le donne dall’abortire. In molti poli ospedalieri il tasso di obiezione di coscienza è pari al 100%.
Sono innumerevoli gli ostacoli che le donne devono superare per poter esercitare una libera scelta sul proprio corpo e Meloni farebbe bene ad ascoltare le loro voci invece di parlare per conto loro”, concludono.