AgenPress – “Mentre si attende di capire l’inevitabile impatto della crisi russo-ucraina sui prezzi al dettaglio in Italia, il caro-bollette continua a mietere vittime e a far salire i listini di una moltitudine di beni e servizi”.
Lo afferma il Codacons, che ha analizzato gli ultimi dati Istat relativi a febbraio secondo cui “complessivamente l’inflazione al 5,7% si traduce in una maggiore spesa annua pari a +1.751 euro per la famiglia “tipo”.
Si tratta, spiega l’associazione di una mazzata che raggiunge quota +2.275 euro per un nucleo con due figli, di cui +367 euro all’anno solo per l’acquisto di prodotti alimentari .
Partendo dal comparto alimentare, a febbraio proseguono le tensioni per la pasta il cui prezzo ha subito un aumento medio del +11,7%, mentre la farina aumenta del +9% e il pesce del +6,1% – spiega il Codacons – Cresce anche il prezzo del burro (+11,2%), degli oli alimentari (+18,9%) e del pollo (+5,9%). Per la frutta la famiglia media spende oggi, su base annua, quasi 30 euro in più (+6,8%) mentre la verdura balza al +16,8%, con un aggravio di spesa di quasi 74 euro annui.
Malissimo il fronte delle abitazioni: l’energia elettrica, in base ai dati Istat, cresce a febbraio del +82% rispetto al febbraio dello scorso anno, con una stangata da +504 euro a famiglia. Il gas rincara del +64,2%, con una maggiore spesa da +445 euro a nucleo. Forti tensioni anche per le voci trasporti e turismo: il gasolio costa il 24% in più, la benzina il 21,9% in più; le lezioni di guida, esami, patenti e controlli tecnici dei veicoli aumentano del 16,1%. Più caro andare in vacanza: i biglietti aerei crescono del +6,8%, i pacchetti vacanza nazionali del +14,6%, gli alberghi del +7,8%.