AgenPress – Subito dopo la firma del trattato del Quirinale mentre il capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier Mario Draghi ascoltavano i rispettivi inni nazionali al colle, nel cielo di Roma si sono levate le Frecce Tricolori con la pattuglia acrobatica francese con i colori di ciascuno dei due Paesi. Le Frecce Tricolori volano su Aermacchi mb-339pan, la Patrouille de Ffrance sui Dassault-Dornier alpha jet. Spettacolare il cerchio perfetto disegnato intorno alla Capitale dalle Frecce.
Il testo del Trattato del Quirinale ha lungo preambolo e 12 articoli, con altrettanti capitoli di cooperazione tra Italia e Francia.
Nel preambolo si afferma tra l’altro “l’obiettivo di un’Europa democratica, unita e sovrana per rispondere alle sfide globali che le Parti si trovano ad affrontare; riaffermando a questo proposito l’impegno comune ad approfondire il progetto europeo in linea con la responsabilità condivisa quali Paesi fondatori, nel rispetto dei valori dell’Unione e del principio di solidarietà”. I capitoli del trattato vanno dagli affari esteri, la sicurezza e difesa, alla cooperazione economica, industriale e digitale. E ancora: politiche migratorie, giustizia e affari interni, istruzione, spazio, sviluppo sociale, alla cultura e i giovani, la cooperazione transfrontaliera.
I governi dei due paesi si dovranno coordinare prima degli incontri del Consiglio europeo o altri incontri dell’UE, proprio per cercare di concordare una posizione comune, e un paragrafo del trattato dovrebbe essere dedicato alla collaborazione parlamentare. Si parlerebbe, al suo interno, anche di riunioni congiunte dei Consigli dei ministri, e di un vertice bilaterale che si dovrebbe svolgere ogni anno.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha salutato con un lungo abbraccio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’uscita dal Quirinale, dopo la firma del trattato. Mattarella ha accompagnato Macron all’auto che lo porterà a villa Madama per la conferenza stampa con il premier Mario Draghi e i presidenti francese e italiano si sono fermati a parlare, con le braccia congiunte, per poi salutarsi con calore.