AgenPress – Il M5S deve essere rifondato e “completamente riorganizzato” e “non è sufficiente sostituire un capo. Dobbiamo darci una struttura, e coinvolgere i territori. Il futuro del M5S non possa che essere intrecciato a quello di Conte. Sapevamo che portare avanti le battaglie del M5S su certi argomenti non sarebbe stato per nulla facile ma, premesso che le rifarei tutte, la giustizia è stata davvero un pretesto. C’era l’intenzione di aprire una crisi e chi è stato ai tavoli della trattativa nell’ex maggioranza sa che i temi non erano il vero punto”.
Lo dice in un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano’ l’ex Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Ora “bisogna guardare al futuro e a ciò che c’è da fare con responsabilità, quella che non ha avuto chi ha provocato tutto questo in piena pandemia”.
L’ex Ministro non pensa a candidarsi per la segreteria, ma al “lavoro in Parlamento, che sarà fondamentale. E per questo sarà fondamentale che il Movimento resti compatto”.
Bonafede sottolinea che come ministro “non ho mai posto la mia questione personale, ma quella dei nostri valori e dei nostri risultati da preservare, come la riforma della prescrizione”. L’esperienza “del governo giallorosa è stata positiva e penso che questa coalizione debba lavorare per guidare il Paese anche in futuro”.
Nel governo attuale invece “siamo in una situazione eccezionale, con la pandemia, e il presidente della Repubblica ha rivolto un appello a tutte le forze politiche”. Anche se quella del M5s “non è una fiducia in bianco. Sarà essenziale stare in questo governo difendendo i valori che sono il nostro Dna, perché il principale rischio ora è smarrirli. Ma la Rete ha detto che dovevamo votare la fiducia e quel responso per noi è vincolante”.