AgenPress. “L’accordo sulla crisi post-Covid raggiunto dall’Unione europea segna uno spartiacque per la politica italiana. Riconoscere il valore della svolta avvenuta in Europa è un’operazione di verità alla quale non dovremmo sottrarci. Adesso c’è una nuova speranza. Nasce un embrione di bilancio comune, ma soprattutto si afferma un’idea forte: i problemi di uno Stato sono problemi di tutti. Sta a noi decidere se impegnarci a far crescere questa prospettiva oppure lavorare per screditarla e demolirla.
Il centrodestra, che ha ambizioni di governo, dovrebbe essere chiaro su questo punto. Se, come tutti i suoi leader auspicano, si approderà a nuove elezioni in tempi brevi, è possibile che sia la coalizione tra Lega, FdI e FI a gestire l’enorme massa di denaro del Recovery Fund e forse anche del Mes: il Paese ha il diritto di sapere se, una volta al governo, remeremo contro o a favore di questa opzione o se davvero pensiamo sia possibile una soluzione “autarchica” alla crisi. Personalmente sono convinta che sia ora di abbandonare il vecchio scontro con la Ue – pure così appagante nelle urne – e valorizzare un nuovo patriottismo della concretezza, delle idee, delle proposte.
Chi rifiuta questa opportunità si schiera senza dirlo dalla parte dell’Italia “di prima”, quella dei sussidi alle categorie amiche, dei soldi buttati al vento per i navigator, i monopattini o il reddito di cittadinanza, l’Italia poveraccia che si accontentava di restare a galla (e di tenere a galla modesti governi di sopravvivenza). Ora è possibile avere altre ambizioni. Ora è il momento di provarci”.
Lo dichiara Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.