AgenPress – Il Movimento Golos (Il Movimento per la Difesa dei Diritti degli Elettori Golos è la principale organizzazione russa indipendente per l’osservazione pubblica delle elezioni), ha monitorato la conformità del voto con gli standard internazionali e russi di libera espressione di volontà; il monitoraggio si basa sui dati forniti dagli elettori, dagli organizzatori del voto, dagli osservatori e dai rappresentanti dei media delle regioni del Paese attraverso vari canali, la Mappa delle violazioni, i mass media, Internet, i social media e messaggeri.
Sulla base dei risultati di tutti e tre i giorni di votazione, non si può non notare una differenza così importante tra le attuali elezioni presidenziali e quelle precedenti, come il forte aumento della pressione sui membri votanti delle commissioni elettorali distrettuali.
Golos ha affermato che le elezioni presidenziali vinte da Putin con quasi il 90% dei voti sono state “le più fraudolente e corrotte” della storia del Paese. Le elezioni conclusesi ieri non possono essere considerate autentiche perché “la campagna si è svolta in una situazione in cui gli articoli fondamentali della costituzione russa, che garantiscono i diritti e le libertà politiche, essenzialmente non erano in vigore”. “Mai prima d’ora abbiamo visto una campagna presidenziale così lontana dagli standard costituzionali”, ha affermato il gruppo in una nota.
Etichettato come ‘agente straniero’ nel 2013, gli è stato vietato di inviare osservatori ai seggi elettorali. Uno dei suoi leader, Grigory Melkonyants, è in prigione in attesa di processo con quelle che secondo il gruppo sono accuse politiche.
