Zelensky. Il nostro esercito ha fermato l’avanzata russa. E a Macron dice: “vostri figli non moriranno in Ucraina”

AgenPress – “L’avanzata russa è stata fermata. Il nostro comando, il nostro esercito ha fermato l’avanzata russa nell’Ucraina orientale”.

Lo ha detto Zelenskyj all’emittente francese BFM TV. Kiev ha dovuto affrontare una crescente pressione in prima linea negli ultimi mesi, perdendo terreno nei confronti di Mosca a causa dei ritardi negli aiuti occidentali da parte del suo più grande alleato Washington.

“Posso darvi questa nuova informazione: la situazione ora è molto migliore rispetto agli ultimi tre mesi”. Il leader ucraino ha anche affermato che l’Ucraina sta costruendo “oltre 1.000 chilometri” di fortificazioni.

“Quando parliamo di fortificazioni, parliamo di un processo in corso. Non stiamo parlando di pochi chilometri o di centinaia di chilometri, ma di più di 1.000 chilometri di costruzione”, ha detto. “È un compito molto complesso. Devono essere solidi e resistenti ai cambiamenti climatici,  ma anche resistenti a qualunque arma militare venga utilizzata contro queste linee difensive”.

In riferimento a un commento del presidente francese Emmanuel Macron, che il mese scorso aveva affermato che l’invio di truppe francesi in Ucraina non era escluso, Zelenskyj ha detto: “fino a quando l’Ucraina resiste  l’esercito francese può restare sul territorio francese”. Il presidente ucraino ha poi voluto assicurare ai francesi: “I vostri figli non moriranno in Ucraina”, poiché, ha aggiunto, l’Ucraina non è membro della Nato.

“Il fatto che lui abbia detto che non si può ‘escludere nulla’, penso che sia innanzitutto legato a Vladimir Putin: fin quando l’Ucraina resiste, l’esercito francese può restare sul territorio francese. Ma se Putin riesce ad attaccare un altro Paese della Nato, la situazione sarà molto diversa. Sono i Paesi della Nato che sarebbero spinti a decidere di inviare, oppure no, il loro esercito”.

n linea generale, Zelensky ha detto anche che Kiev non ha bisogno di truppe straniere sul suo territorio. Però, si è interrogato, “perché non riflettere sul personale tecnico che potrebbe venire in Ucraina?”, citando i carri armati Leopard o i cannoni Caesar che “vengono rispediti in Europa per essere riparati”.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie