Atrocità a Bucha. L’Ucraina accusa due militari russi di omicidio per aver ucciso un civile indifeso

AgenPress – Due militari russi, che si ritiene abbiano giustiziato un civile nel marzo 2022 nella città di Bucha vicino a Kiev, sono stati accusati di omicidio.

Lo ha riferito l’ Ufficio del procuratore generale.

Sotto la guida procedurale dell’ufficio del procuratore generale, due militari delle forze armate russe sono stati accusati di violazione delle leggi e delle consuetudini di guerra, combinata con omicidio intenzionale.

Secondo l’indagine, il 19 marzo 2022, intorno alle 17:00, due membri dell’equipaggio a bordo di un obice semovente nella città temporaneamente occupata di Bucha hanno avvistato un residente locale che indossava abiti civili con una striscia bianca sulla manica.

L’uomo era un civile che non aveva preso parte al conflitto armato. Non aveva armi, strumenti o mezzi che potessero giustificare l’uso della violenza contro di lui.

I russi senza preavviso dell’uso delle armi, hanno aperto il fuoco mirato contro l’uomo con un’arma da fuoco leggera. È morto sul colpo per ferite da arma da fuoco.

Le indagini preliminari sono condotte dal dipartimento investigativo principale della polizia nazionale ucraina.

I russi hanno aperto il fuoco, usando armi leggere, senza alcun preavviso, uccidendo sul colpo il civile.

A marzo le forze dell’ordine hanno sporto denuncia contro un militare russo che durante l’occupazione temporanea di Hremiach nella regione di Chernihiv nel marzo 2022 aveva illegalmente privato della libertà un residente locale, allontanando l’uomo dal villaggio verso il confine con la Russia.

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